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Pastorello sulla cancellazione del Decreto Crescita: “Era contrario ai giocatori italiani”

Palloni
Palloni - Foto LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

L’agente Federico Pastorello parla ai microfoni di Sky della cancellazione del Decreto Crescita: “Noi come associazione Aiacs abbiamo sempre cercato di combattere questo Decreto per come era stato istituito. Per noi era contrario ai giocatori italiani o già presenti nel campionato italiano prima. C’era una disparità di trattamento troppo evidente, troppo forte, per far sì che la decisione tecnica venisse presa al di là dell’aspetto economico. A volte sono arrivati calciatori che non meritavano rispetto a quelli che erano già presenti. C’era un rischio di depauperare un patrimonio del calcio italiano, perché gli stranieri grazie al decreto avevano un impatto sugli stipendi molto più basso. Detto questo noi abbiamo fatto una proposta, di mettere una soglia sotto la quale il Decreto non poteva essere utilizzato. Questa poteva sembrare una possibile svolta, un aggiustamento, poi abbiamo visto che oramai si va verso l’abrogazione. Questo avrà un impatto, sicuramente dal punto di vista personale, visto che lavoro molto con l’estero. Ma è altrettanto doveroso dire che porteremo sollievo a tanti giovani italiani che patiscono la presenza di tanti stranieri nel campionato“. Se c’è il rischio di perdere competitività: “La questione è pertinente, la risposta è sì. Certi calciatori sono riusciti a venire in Italia grazie al Decreto Crescita, i club italiani a volte hanno offerto condizioni economiche migliori anche rispetto ai club di Premier League. Se questi sgravi vengono meno la forza contrattuale sarà minore. Quindi se da un lato è positivo perché alcuni stranieri non di livello assoluto non arriveranno più in Italia favorendo alcuni italiani, dall’altro i top player avranno più difficoltà ad arrivare perché la forza contrattuale dei club italiani sarà rivista. Ci sarà un momento di difficoltà iniziale, ma i giovani avranno possibilità di crescere nelle massime categorie, quindi nel lungo periodo potrà essere una scelta vincente“. Infine, sul mercato di gennaio: “In questo periodo si lavora tanto per impostare alcune situazioni, ma ancora servirà aspettare un po’”.

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