Editoriali

Strano ma Rio, la Skyball di Carambula e l’incantesimo della pallanuoto

Adrian Carambula - Foto FIPAV

Durante un’Olimpiade sono moltissimi i fatti curiosi che circondano i moltissimi eventi sportivi che si disputano giorno dopo giorno. Con questa nuova rubrica vogliamo raccontare quelli più strani, che potranno interessare e divertire anche se non necessariamente porteranno a una medaglia d’oro.

1. LA SKYBALL DI CARAMBULA

Ne hanno parlato tutti: la strana battuta di Adrian Carambula che ha lanciato l’Italia nella vittoria del primo match di beach volley è ormai stata vista e rivista. Ma per chi, come me, ha passato i primi anni 90 nelle sale giochi a infilare monetine nel mitico Power Spikes, quel tipo di battuta non è una novità. Anzi, a dirla tutta ha origini addirittura nel secondo dopoguerra, e proprio in Italia, quando a battere per la prima volta in quel modo, o almeno così dice la leggenda, fu Mino Bordini della Ferrovieri Parma. Lo faceva nella pallavolo, che ai tempi era all’aperto, e per le origini orientali, oltre per il fatto che giocava con un cappello militare in un periodo in cui si combatteva la guerra in Corea, venne soprannominato “il coreano”. Quello strano modo di battere dal basso, a campanile, prese così il suo nome, precisamente “la coreana”. Con il passaggio della pallavolo nei palazzetti, quel tipo di battuta è stato praticamente abbandonato, ma nel beach volley, come ha dimostrato Carambula, può davvero essere tutta un’altra storia.

Carambula spiega la skyball in un video ufficiale FIVB

2. IL DREAM TEAM NON RADDOPPIA, MA ANTHONY SI

Nel giorno in cui gli Stati Uniti del basket si sono allenati battendo all’esordio la Cina (119-62), l’unico dubbio per gli spettatori è stato: riuscirà il Dream Team a fare il doppio dei punti dell’avversario? A Londra ce l’avevano fatta con la Nigeria, a Rio per ora no, ma potranno riprovarci con il Venezuela. Chi invece è riuscito a raddoppiare è stato Carmelo Anthony. Non parliamo di risultati sportivi (anche se con questa partita ha raggiunto LeBron James e David Robinson per il record di partite giocate con gli Usa alle Olimpiadi), ma di social network. Se infatti già l’ala dei Knicks era protagonista su Twitter, con oltre 8 milioni di follower, ora si è dovuto iscrivere anche a Snapchat. Tutto è nato da un video girato qualche giorno fa dal compagno DeMar DeRozan, in cui tutta la squadra canta “A Thousand Miles” di Vanessa Carlton, tranne proprio Carmelo, che non sembra esattamente divertirsi. Arrivato a Rio, Carmelo ha quindi deciso di iscriversi a Snapchat per poter fare video in cui prende in giro tutti i compagni. Poi, in campo contro la Cina ha sfiorato la doppia doppia, tanto per confermarsi.

Il video di DeRozan in cui tutta la squadra canta “A Thousand Miles” di Vanessa Carlton

Il video di Anthony per prendere in giro i compagni

3. UN INCANTESIMO PER LA PALLANUOTO

Nel giorno in cui l’Italia ha esordito nella pallanuoto maschile con una eccezionale rimonta contro la Spagna, la nazionale americana femminile le tenta invece tutte per confermare il titolo olimpico vinto quattro anni fa a Londra. Come infatti ha twittato Kaleigh Gilchrist, attaccante del team Usa, dall’Harry Potter World, il parco tematico della Florida dedicato al maghetto nato dalla penna di J. K. Rowling, è arrivato un incantesimo (portato dal cugino della Gilchrist) chiamato “Ferox femina fors aurum”. Funzionerà? Intanto gli Stati Uniti esordiranno martedì con la Spagna.

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