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Rio 2016, scherma: Rossella Fiamingo è medaglia d’argento nella spada

Rossella Fiamingo - Foto Marie-Lan Nguyen CC BY 2.5

Il senso di Rossella Fiamingo per i grandi appuntamenti è davvero innato, ma oggi non è stato sufficiente per agguantare l’oro olimpico di Rio 2016. La siciliana, due volte campionessa del mondo in carica, conquista la medaglia d’argento nella spada femminile individuale, cedendo solo in prossimità del traguardo all’ungherese Emese Szasz, che a 33 anni corona così una carriera fin qui eccellente ma a cui era sempre mancato un vero acuto con l’alloro più importante per uno sportivo, e raccoglie l’ideale testimone dalla connazionale Timea Nagy, due ori consecutivi tra Sydney 2000 e Atene 2004. Per l’Italia si tratta della prima medaglia in assoluto nella storia della spada femminile a Cinque Cerchi iniziata vent’anni fa ad Atlanta.

La gara promette sorprese fin dall’avvio: già al tabellone delle 32 inciampano due tra le principali favorite per la medaglia d’oro, la cinese Xu numero 1 del ranking, per mano della francese Candassamy (15-8), e la numero 3 Logunova (15-14 dalla sorprendente giapponese Sato che eliminerà al turno seguente la campionessa olimpica in carica, l’ucraina Shemyakina prima di cedere alla Szasz), così come le ultime due campionesse europee Kolobova (15-10 da Choi) e Gherman (13-10 da Rembi). Rossella Fiamingo, dal canto suo, parte contratta con la canadese Mackinnon ma si scioglie durante l’assalto e chiude agevolmente per 15-7, mentre ai 16 procede sempre più in crescendo contro Vivian Kong chiudendo il parziale per 15-11.

Gli ottavi di finale segnano la fine del sogno olimpico per la romena Popescu, argento a Londra quattro anni fa, sempre per mano della Choi (un netto 15-8), mentre avanzano la beniamina di casa ed ex azzurra Nathalie Moellhausen, sospinta dal tifo del pubblico che non le basterà però a superare nei quarti Rembi (15-12 per la francese), assieme alla tunisina Besbes, che supera l’estone Kirpu in un assalto di grande qualità (15-11) prima di pagare lo sforzo contro la cinese Yiwen Sun nei quarti (15-10). Sempre ai quarti l’assalto di Rossella Fiamingo contro la Choi è al limite della perfezione: velocità di gambe e precisione chirurgica nel mandare a segno le stoccate, quasi sempre in avanzamento, disinnescano le qualità della coreana e l’assalto termina 15-8 per l’azzurra.

La semifinale contro la cinese Yiwen Sun è quasi un vero dramma sportivo, che si svolge lungo un quarto d’ora con il fiato sospeso: pronti, via ed è subito 2-0 per l’asiatica dopo il primo parziale, che diventa 5-4 al secondo stop. Il terzo round sembra spegnere le possibilità di medaglia per Rossella Fiamingo con il parziale di 4-1 che proietta Sun a 9-6 a poco più di un minuto dalla conclusione. Qui Rossella fa ricorso al suo ormai proverbiale sangue freddo, guadagna metri in pedana senza esporsi alle risposte dell’avversaria e recupera il ritardo, trascinando l’assalto al minuto supplementare sull’11 pari. A quel punto nemmeno la priorità assegnata alla cinese può rompere l’inerzia ormai volta a favore dell’azzurra, che tocca pulito per il 12-11. Nell’altra semifinale Szasz controlla tutto sommato agevolmente Rembi e fa valere la maggiore esperienza, chiudendo sul 10-6.

Dopo la finale per la medaglia di bronzo vinta da Sun su Rembi per 15-13, è la volta della finalissima. Rossella Fiamingo, a 15 stoccate e 9 minuti dal jackpot di due ori iridati e uno olimpico in tre anni, impresa mai riuscita a nessun’altra spadista prima di lei, a differenza che con Sun appare subito più decisa, provando a imporre ritmo e tempi all’avversaria, che però è bravissima a mettere in pedana tutta l’esperienza di una carriera ormai lunga e non le permette mai un break davvero decisivo: i primi due parziali si chiudono entrambi con Rossella avanti, ma soltanto di una stoccata (6-5 e poi 12-11). La ripresa del terzo parziale vede una Fiamingo leggermente meno lucida e di riflesso più difensiva, unica sbavatura in una gara fino a quel punto eccezionale, ed è qui che Szasz affonda con tre stoccate in pochi secondi, che invertono il trend dell’assalto e le regalano l’oro tanto atteso sull’ultima, doppia stoccata, che vale il 15-13 finale.

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