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Rio 2016, pallanuoto maschile: l’orgoglio non basta al Settebello, sarà Croazia- Serbia per l’oro

Sandro Campagna - Pallanuoto - Rio 2016 - Foto Mezzelani/Gmt

All’Olympic Acquatics Stadium, il Settebello si inchina dinanzi alla Serbia, campione del mondo in carica, tagliandosi fuori dalla corsa per l’oro. La rabbia e l’orgoglio messa in vasca nell’ultimo quarto in una clamorosa rimonta, non è bastato. Tanta amarezza per la formazione allenata da Sandro Campagna che proverà a riscattarsi affrontando il Montenegro, sconfitto dalla Croazia, per la medaglia di bronzo. Gli azzurri si destano bruscamente, dopo aver accarezzato il sogno olimpico: l’Italia si arrende sull’8-10 in un finale che sa di beffa.

Un avvio difficile per il Settebello che subisce la superiorità della Serbia, letale in fase offensiva, e cede sul parziale di 6-0 a pochi minuti dalla fine del secondo quarto. Gli avversari non concedono punti di riferimento, muovono palla ad un ritmo davvero rapido a centroboa e l’Italia riesce ad entrare in partita soltanto dopo 14 interminabili minuti con le reti di Valentino Gallo e Alessandro Velotto che prendono per mano il Settebello nella speranza di una rimonta che avrebbe un sapore epico. Si stabilizza il match nel terzo quarto: la Serbia sembra aver interrotto la goleada, l’Italia prova a reagire con Fondelli che trova il legno a negargli la gioia del gol in una serata condita anche da un pizzico di sfortuna per il Settebello. I serbi continuano a fare incetta di gol: da manuale il tap-in messo a segno da Nikic, a cui risponde Presciutti su un 3-7 che vede sempre più sfumare i sogni di gloria degli azzurri. Ma l’Italia non si arrende: proprio quando la disfatta era dietro l’angolo, i veri campioni trovano la forza per reagire: Figlioli, Aicardi e Gallo colmano un gap che sembrava impossibile. 8-9: il Settebello ci crede, ma la rete di Bodegas pone fine a qualsiasi illusione: la Serbia conquista la finale provando a rubare il titolo alla Croazia. I ragazzi di Sandro Campagna escono comunque a testa altissima da un’Olimpiade vissuta da protagonisti; se da un lato la delusione è forte, dall’altro per gli azzurri non è ancora finita: c’è ancora la speranza del bronzo in un match da seguire con il fiato sospeso!

Nella prima semifinale di giornata la Croazia supera il Montenegro sul risultato di 12-8 e si conquista di diritto l’accesso alla finale, coltivando il sogno della medaglia d’oro. Monologo croato in avvio di match con Setka a segno dopo appena 30 secondi dal fischio di inizio ed una tripletta rifilata alla compagine montenegrina, incapace di reagire nel primo quarto. La parziale rimonta del Montenegro si completa con Brguljan che riporta il match sul filo dell’equilibrio sul 3-3. La risposta della Croazia non si lascia però attendere: pressing asfissiante a centroboa e grande potenziale in attacco permettono ai croati di riprendere in mano le fila della gara tornando al comando nella terza frazione di gara con le reti di Sukno e Macan. Efficace gestione della gara nell’ultimo quarto che dissolve definitivamente le deboli speranze del Montenegro di rimettere in piedi un match già compromesso: la Croazia vola in finale mettendo a segno l’ultima stoccata vincente firmata da Buslje e attendo impaziente la semifinale disputata tra Italia e Serba per conoscere la prossima avversaria tra sé e d il titolo olimpico.

Qui la diretta scritta punto a punto della semifinale degli Azzurri a cura di Sportface.it.

Rio 2016, pallanuoto maschile: l’Italia si sveglia tardi, in finale ci va la Serbia

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