Pallanuoto

Rio 2016, pallanuoto maschile: il sogno continua, Settebello in semifinale contro la Serbia

Stefano Luongo, pallanuoto maschile - Foto profilo FB ufficiale

Tante emozioni in questa giornata all’insegna dell’Olimpiade nelle gare dei quarti di finale del torneo maschile di pallanuoto: a Rio de Janeiro il Settebello di Sandro Campagna dà spettacolo contro la Grecia strappando il pass per la semifinale che lo vedrà affrontare l’ostica Serbia, qualificatasi dopo aver superato la nazionale spagnola. Accedono al prossimo step anche Montenegro e Croazia.

Gara estremamente tattica quella giocata tra Italia e Grecia in un match ricco di grandi soddisfazioni per il Settebello, che esce vittorioso per 9-5 confermando ancora una volta uno straordinario momento di forma. Le ambizioni azzurre iniziano gradualmente a concretizzarsi dopo l’ennesima, convincente performance dei ragazzi di Sandro Campagna, che spingono immediatamente il piede sull’acceleratore rifilando ai greci la doppietta targata Figlioli-Di Fulvio. L’Italia, ottimo mix di difesa ed attacco, incrementa il vantaggio sulla nazionale greca, mentre Tempesti si rende protagonista di una clamorosa parata sull’insidioso contropiede di Milounakis. L’Italia chiude uno splendido quarto con la rete di Figlioli a suggellare una performance perfetta. I campioni in carica della Serbia superano positivamente il test contro la Spagna, piegando gli iberici sull’inesorabile verdetto di 10-7. Iniziano nel migliore dei modi i serbi, subito a segno con una rete dalla lunga distanza firmata da Filipovic, cui risponde immediatamente Munarriz dopo un’interessante progressione da centroboa. Sul filo dell’equilibrio, la Serbia riesce a tenere nelle proprie mani le redini del match: la doppietta di Mandic non lascia spazio a repliche e la Spagna, pur interpretando una buona gara sotto il profilo tattico, non riesce ad imporsi. Nell’ultimo quarto dilaga la nazionale campione in carica ed il baluardo spagnolo è costretto a cedere sotto l’onda travolgente della Serbia: termina 10-7 un’emozionante match che si chiude sotto il sigillo di Mandic sul 10-7.

Si rende protagonista di un’ottima prestazione anche la Croazia, che s’impone sul Brasile per 10-6. Il travolgente tifo del pubblico presente non basta ad aprire le porte della semifinale ai padroni di casa, che salutano la competizione a cinque cerchi. Buon avvio di gara per la nazionale brasiliana che si mette in luce sin dal primo quarto con da Costa e Silva, ad incidere sul match costringendo subito la Croazia all’inseguimento. Rispondono presente gli avversari: a pareggiare i conti e coronare la rimonta ci pensano Buslje e Jokovic che danno avvio ad un match tutto in salita per i beniamini di casa. Fluida la circolazione della palla, impenetrabile il muro difensivo della Croazia che costruisce le basi del successo finale all’ultimo quarto con la rete di Jokovic, nelle vesti di trascinatore.

Senza esclusione di colpi il match che vede protagonisti Ungheria e Montenegro: parità tra le due formazioni con i magiari costretti ad issare bandiera bianca dopo i rigori. L’Olimpiade di Rio perde molto in termini di spettacolo con l’uscita di scena dell’Ungheria, che ha ben figurato nella competizione onorando i propri colori con ottime prestazioni. Il match tiene incollati gli appassionati di questa disciplina fino al rocambolesco punteggio di 11-13 in favore della compagine montenegrina che riesce ad avere ragione, seppur con estrema fatica, sulla formazione magiara, uscita a testa altissima dai giochi.

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