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Basket, preolimpico Torino 2016: Italia-Messico, le pagelle

Nicolò Melli - Profilo FB Fip

L’Italia batte il Messico 79-54 nella semifinale del preolimpico di Torino e si guadagna l’accesso alla finale dove sfiderà la Croazia, già sconfitta 3 giorni fa. Queste le pagelle degli azzurri nel match contro i centro-americani:

POETA 6
I 3 punti ai liberi sono stati accolti con un boato dal PalaAlpitour. E’ uno dei più amati dal pubblico e coach Messina lo premia con ampio spazio in campo nell’ultimo quarto.

BELINELLI 7
Dopo un primo tempo passato più in panchina che in campo, si riscatta con un terzo quarto da 8 punti, tirando fuori l’Italia da pericolose sabbie mobili. La mattonella dall’angolo è sempre la sua: la Croazia è avvisata.

ARADORI 6.5
Altra buona prova che conferma il suo ottimo momento di forma. Dieci punti per un cestista imprescindibile tra le seconde linee.

GENTILE 5.5
In chiaroscuro la prestazione della stella dell’Olimpia Milano, spesso vittima di mancanze di attenzione che costano letture difensive sbagliate o falli spesi gratuitamente.

BARGNANI 5.5
Anche qui qualche lettura difensiva sbagliata di troppo, che costringono coach Messina a chiamare timeout nel terzo quarto quando il Messico si issa fino al -6. Nonostante il mancato confronto con l’assente Ayon, un utilizzo in campo limitato per lui, in vista anche del match decisivo di domani sera.

GALLINARI 6.5
I suoi 10 punti nel solo primo quarto permettono agli azzurri di prendere subito il comando delle operazioni. Il 4/11 dal campo con 1/6 da due è rivedibile, ma il Gallo c’è.

MELLI 8
Mastodontico. Prestazione super del giocatore in forza al Brose Bamberg: un muro in difesa a suon di aiuti e recuperi, cinico in attacco dove colleziona 14 punti con 6/7 dal campo. I 6 rimbalzi la ciliegina sulla torta per l’MVP di serata.

CUSIN 6
Colleziona minuti principalmente nel garbage time.

DATOME 6.5
Mostra segnali di recupero dal punto di vista fisico dopo la logorante stagione al Fenerbahce. E’ proprio del Capitano la tripla che nell’ultimo quarto mette la parola fine sul match.

CERVI 6
Nel finale di gara c’è gloria anche per il dodicesimo del roster.

HACKETT 6.5
Impressionante la crescita che l’ex Siena e Milano ha avuto all’Olympiakos. Il lavoro quotidiano accanto ad una leggenda come Spanoulis ha registrato effetti ultrapositivi: la sua regia è una garanzia nel sistema di gioco degli azzurri. Unica pecca il 2/6 ai liberi, che incide sul 18/29 di squadra.

TONUT 6.5
Conferma di essersi meritato la chiamata tra i 12. Due punti e 2 assist ma i giusti movimenti, le giuste letture, lo spirito giusto. Il futuro della Nazionale passa (anche) da lui.

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