Pugilato

Boxe, cosa c’è dopo Usyk-Joshua? Fury ha tempo fino al 26 agosto. Tutti gli scenari

Tyson Fury - Mike DiDomizio CC BY-SA 4.0
Tyson Fury - Mike DiDomizio CC BY-SA 4.0

Prima uno strano annuncio per un match a fine anno contro Derek Chisora, poi la decisione di lasciare vacante il titolo The Ring, infine il secondo ritiro del 2022, a cui francamente ormai non crede nessuno. La settimana di Tyson Fury è un po’ la sintesi dell’universo dei pesi massimi. Regna la confusione, come nei 12 round della divisione più imprevedibile. Può bastare un colpo per chiudere un match indirizzato in un modo e può bastare un annuncio per togliere le certezze su quanto accadrà in futuro. Quel che è certo è che l’unificazione definitiva delle cinture dei pesi massimi è ancora lontana. Sabato toccherà ad Oleksandr Usyk ed Anthony Joshua, sul ring uno di fronte l’altro per la seconda volta, con in palio i titoli WBA (Super), IBF, WBO, IBO e The Ring. Manca la WBC, ancora nelle mani di Fury che ha tempo fino al 26 agosto per confermare il ritiro o rimangiarsi (per l’ennesima volta) la parola e annunciare il ritorno sul ring. Se si ritira, la cintura tornerà vacante, preda di una giungla di pugili che vogliono entrare nel Grande Gioco dell’unificazione. Difficile che accada. Come è improbabile che avvenga un match con Derek Chisora, già battuto due volte in carriera dal Gypsy King. Occhi puntati su Robert Helenius, che saggerà il ko power del rientrante Deontay Wilder il 15 ottobre. A settembre grande match tra Joe Joyce e Joseph Parker (nel sottoclou anche il nostro Michael Magnesi) con in palio i titoli Silver (WBC) e International (WBO).

Sul tavolo dei giganti ci sono anche Andy Ruiz e Luis Ortiz, rispettamente quinto e nono del ranking WBC e pronti ad incrociare i guantoni il prossimo 4 settembre. Chi manca all’appello? Daniel Dubois, che potrebbe vedersela con Chisora o Whyte. Restano Frank Sanchez e Arslanbek Makhmudov (a settembre contro Carlos Takam), dando per scontato che quella di Fury sia effettivamente una finta. Se la cintura resta vacante, a quel punto pochi dubbi: Deontay Wilder è ancora, nonostante le ultime sconfitte con Fury, il primo del ranking WBC di divisione. E il prossimo sfidante del vincitore tra Usyk e Joshua? A Jeddah prima del super match, andrà in scena l’eliminatoria mondiale IBF tra Filip Hrgovic e Zhilei Zhang. Chi vince, è lo sfidante obbligatorio dell’ucraino o dell’inglese. Sullo sfondo Tyson Fury, sempre più lontano. Nella fila alla corona del Re indiscusso, il Gypsy King è l’unico che non sgomita e non ha fretta. Tra i tanti attori non protagonisti, manca la star assoluta. Anche questo sono i pesi massimi. Ma basta un colpo. O un colpo di teatro.

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