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Oggi si è aperta la Coppa del Mondo maschile di sci alpino con il classico Slalom Gigante sulle nevi di Soelden. A trionfare quest’anno nel ghiacciaio austriaco è stato il francese Alexis Pinturault, che ha preceduto il suo acerrimo rivale, il detentore della Coppa del Mondo generale Marcel Hirscher. A salvare il bilancio della spedizione azzurra solo la buona prova di Luca De Aliprandini, decimo.
La prima parte di gara non è stata altro che la prosecuzione del finale della stagione 2015/2016, con Pinturault e Hirscher nell’ordine davanti a tutti a dimostrare la loro superiorità nella specialità probabilmente più tecnica dello sci alpino. Ognuno a modo proprio bravissimi a interpretare il lungo e ripido muro del ghiacciaio austriaco (62% di pendenza), chi con estrema fluidità come il francese, chi con la solita potenza esorbitante come l’austriaco. I due sciatori, separati da 17 centesimi e ovviamente ancora non al top, non hanno comunque fatto il vuoto dietro di loro, con il redivivo Justin Murisier che a soli 20 centesimi dal leader si è di fatto meritato il titolo di sorpresa di giornata. Lo svizzero ha pennellato le curve del muro probabilmente come nessuno, sfoderando quel talento che in questi anni è stato appannato solo dai tanti infortuni che fino ad oggi hanno caratterizzato la sua comunque giovane carriera. Tra i più attesi così così un influenzato Kristoffersen, solo nono a 1”08, ed il rientrante Ligety, appena dentro i 15. Malissimo gli italiani, già indietro di condizione ma probabilmente anche penalizzati da una neve non ghiacciata storicamente poco congeniale ai nostri colori. Unico vicino alla sufficienza Luca De Aliprandini, 22° a 1”80 dal leader, due posizioni dietro Eisath, entrambi bravi solo in alcune sezioni del tracciato ma che hanno accumulato tutto il ritardo a causa di diversi piccoli errori disseminati nel tracciato. Appena dentro i 30 Moelgg e Nani, molto deludenti. Unica speranza per la seconda run era che con l’inversione dei 30 Nani, appunto 30°, così come Moelgg, Eisath e De Aliprandini approfittassero di una pista in ottime condizioni.
Il tracciato nella seconda manche si mostrava scorrevole solo nei primi secondi dopo il cancelletto, ma con una brusca frenata all’ingresso del muro, caratterizzato da meno porte e più angoli, e in generale con tempi decisamente più alti (la prima manche, decisamente anomala, si era chiusa in 1’05”, quando la vincitrice di ieri aveva chiuso in 1’10”). Nani (24°), Moelgg (fuori) ed Eisath (21°) non fanno il miracolo e non riescono a voltare pagina rispetto a quanto fatto nella prima mattinata, a confermare la sua leadership tra gli azzurri De Aliprandini invece sfodera un’ottima seconda manche ripulendola degli errori commessi in prima run. Per il ventiseienne di Cles ottimo quarto tempo di manche e decimo posto finale.
Nelle prime posizioni da segnalare un Ted Ligety tornato ad ottimi livelli, quinto assoluto con il secondo tempo di manche. Splendida prestazione del veterano Neureuther, che uscito brillantemente dal muro si è reso protagonista di un gran piano finale, un po’ in controtendenza con le sue qualità che normalmente lo vedono meglio districarsi nelle parti più tecniche dei tracciati. Il tedesco, sesto dopo la prima manche, è riuscito nell’impresa di mettersi alle spalle prima il connazionale Luitz, poi Myrher e Murisier, così da occupare il gradino più basso del podio.
A giocarsi il primo posto, come previsto, Pinturault e Hirscher. L’austriaco si salva miracolosamente nella parte alta del muro dopo aver messo il sedere per terra, ma è il suo atteggiamento offensivo che gli permette di patirne relativamente così da confermare quantomeno la sua seconda posizione. E’ Pinturault l’unico a trarre profitto di questa piccola defaillance dell’austriaco, così da dominare la gara con un vantaggio di ben 70 centesimi, e miglior tempo anche nella seconda manche.