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Basket, Nba: Boston corsari a New York, vincono Rockets e Raptors

Kobe Bryant - Los Angeles Lakers - Foto Keith Allison - CC BY-SA 2.0

Dopo tre sconfitte di fila, gli Houston Rockets ritornano al successo. Ricominciano a vincere anche i Toronto Raptors, fermati a 11 vittorie consecutive dai Denver Nuggets la scorsa notte, si rivede Kobe Bryant. Il Mamba si inventa una nottata delle sue contro i Minnesota Timberwolves e chiude con 38 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e il tiro della vittoria.

Boston Celtics@New York Knicks 97-89
BOS: Crowder 16, Johnson 4, Sullinger 4, Bradley 6, Thomas 20, Olynyk 13, Turner 14 (10 rimb), Smart 4, Jerebko, Zeller 16 (10 rimb)
NYK: Anthony 16, Porzingis 10, Lopez 17 (13 rimb), Afflalo 18, Galloway 1, Thomas 6, Williams 6, Seraphin 2, Grant, Vujavic 13

I Boston Celtics sbancano il Madison Square Garden di New York e conquistano la vittoria numero 28 della loro stagione. Merito del solito e instancabile Isaiah Thomas (20 punti e 8 assist) e di Jae Crowder, che in 28 minuti ha messo a segno 16 punti ed è stato fondamentale in fase difensiva contro Kristaps Porzingis. In una partita tirata e in bilico per la maggior parte della sua durata, bisogna aspettare l’inizio dell’ultimo quarto per vedere l’equilibrio spezzarsi. Kelly Olynik piazza 11 dei suoi 13 punti negli ultimi 12’ ed è proprio grazie ad una sua tripla a 9’ dalla fine (81-70) che l’inerzia cade in direzione degli uomini di Brad Stevens, bravi poi ad amministrare il vantaggio.

Miami Heat@Houston Rockets 102-115
MIA: Deng 17, Bosh 13, Stoudemire 14 (10 rimb), Wade 16, Dragic 14, Winsolow 11, Udrih 4, Green 13, McRoberts, Haslem, Stokes, Richardson
HOU: Brewer 10, Ariza 9, Smith 19, Harden 26 (14 ass), Beverley 14, Jones 11, Terry, Thornton 18, Lawson 5, McDaniels 3

Dopo tre sconfitte consecutive, i Houston Rockets ritrovano il successo tra le mura amiche in una sfida insidiosa contro i Miami Heat. La battaglia tra James Harden e Dwyane Wade è stata questa volta vinta dall’uomo col numero 13, che ai soliti 26 punti ha aggiunto anche 14 assist (carrer-high). E’ proprio lui, sulla sirena del primo tempo, a sparare la tripla del +5 (60-55) e a regalare a Josh Smith il cioccolatino per il +14 (71-57) a 8’51’’ dalla fine del terzo quarto. Wade si carica la squadra sulle spalle, così i Miami Heat riescono a rientrare addirittura sul -4 (66-73), ma la gloria dura poco. Smith (19 punti) spezza l’equilibrio con una tripla ad inizio ultimo quarto e si ripete sul 101-89, chiudendo di fatto i giochi a poco più di cinque minuti dalla fine. Si tratta della 26° vittoria in stagione per gli uomini di Harden, che con un record di 26-25 si trovano adesso sempre più vicini alla settima piazza occupata dai Dallas Mavericks (28-23).

Toronto Raptors@Phoenix Suns 104-97
TOR: Powell, Scola 7, Valanciunas 14, DeRozan 22, Lowry 26, Ross 16, Biyombo 7 (12 rimb). Patterson 2, Joseph 10
PHX: Tucker 10, Morris 30, Chandler, Booker 27, Goodwin 18, Teletovic 6, Len 2, McRae 2, Weems 2, Leur

Inizia con una sconfitta l’avventura di Earl Watson sulla panchina dei Phoenix Suns. L’ex Grizzlies, Supersonic e Jazz, grazie agli ottimi risultati come vice, si è guadagnato il posto di Head Coach e ha subito dimostrato tutte le sue caratteristiche. Una sconfitta alla prima, si, ma di misura e contro una delle squadre più in forma della lega: i Toronto Raptors. I Suns hanno una faccia nuova, fanno muovere la palla con più rapidità e consentono a Markieff Morris di farne 14 (di 30 totali, season-high) solamente nel primi 12’. E’ un break di 14-2 ad inizio secondo quarto a far prendere il largo ai Raptors, che per scrollarsi di dosso gli avversari devono però aspettare il risveglio di Lowry. Il #7 ottiene un gioco da tre punti per dare l’83-71 e, a 3’ dalla fine, si ripete con la tripla del 98-87 che regala di fatto la vittoria ai suoi. Inutile l’accenno di rimonta dei Suns negli ultimi 120’’, interrotto in maniera brutale da un’altra tripla, questa volta di DeRozan, a 57’’ dalla sirena.

Milwaukee Bucks@Portland Trail Blazers 95-107
MIL: Antetokounmpo 19, Parker 6, Monroe 17, Middleton 21, Carter-Williams 2, Bayless 16, Plumlee 8, Vaugh 4, Ennis, Copeland, O’Bryant III 2
POR: Aminu 16, Vonleh, Plumlee 3, McCollum 30, Liliard 14 (12 ass), Davis 8, Leonard 9, Crabble 11, Henderson 14, Kaman, Connaughton, Harkless 2, Frazier

Continua la cavalcata verso i playoff dei Portland Trail Blazers, che con la quinta vittoria di fila hanno scalzato dall’ottava piazza a ovest i Utah Jazz. McCollum ne ha ancora fatto 30, la difesa ha impedito agli avversari, per la terza partita di fila, di toccare i 100 punti e la il successo è quasi arrivato automaticamente. I Blazers chiudono alla sirena lunga avanti di 13, ma devono incorrere nella rimonta dei Bucks che arrivano fino al -1 (64-65). La partita cambia tra la fine del terzo quarto e l’inizio dell’ultimo quarto, dove è Gerlad Henderson ad allargare nuovamente il gap e a mettere, con 7’37’’ sul cronometro, la tripla del +15 (92-77).

Minnesota Timberwolves@Los Angeles Lakers
MIN: Prince 6, Dieng 19, Towns 14, Wiggins 30, Rubio 10 (15 rimb), Muhammed 12, Payne 2, LaVine 14, Miller 2, Bjelica, Rudez 6
LAL: Bryant 38, Randle 15 (12 rimb), Hibbert 2, Williams 20, Clarkson 16, Russell 18, Bass 6, Black 2, Young 2

Sarebbe dovuta essere l’ultima sfida tra Kevin Garnett e Kobe Bryant, l’ultimo confronto di una generazione intera, l’ultimo ballo in una sala tutt’altro che affollata e prestigiosa. In una partita valevole solamente per l’orgoglio e la gloria, come il 90% di quelle a cui ha preso parte quest’anno il Mamba, ma KG non c’è stato. E’ stata ugualmente una nottata magica, grazie e soprattutto per merito del #24, che in un lampo di onnipotenza cestistica ha chiuso con 38 punti (3/10, 7/11, 11/12) 5 assist e 5 rimbalzi e si è tolto lo sfizio di mettere il tiro della vittoria sul 111-110 a 25’’ dalla fine.

 

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