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Russia verso il boicottaggio? Non è fantasia, anzi, le indiscrezioni che arrivano direttamente da Mosca sono clamorose. Vigilia turbolenta per i Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang 2018 dove tiene banco, ancora una volta, la questione della Russia, nazione ufficialmente bandita (per doping) dalla rassegna il 5 dicembre 2017. Gli atleti russi potranno partecipare in modo neutrale, senza bandiera e inno, dopo aver superato un test di “pulizia” sotto l’attenta valutazione di una commissione dipendente.
Il Comitato Olimpico Internazionale, pochi giorni fa, ha annunciato di aver bocciato ben 111 atleti sui 500 totali per l’eventuale partecipazione ai Giochi. Tra gli esclusi spiccano nomi eccellenti di tanti possibili candidati per le medaglie tra cui troviamo Sergey Ustiugov (fondista), Anton Shipulin (biathlon) Viktor Ahn (short track) e tanti altri. Una lunga lista, parziale, che comprende vari atleti che in passato hanno scontato delle squalifiche per l’utilizzo di sostanze illecite.
Questa dura decisione potrebbe comportare delle manovre abbastanza clamorose da parte della Russia. Da Mosca, infatti, filtrano alcune voci riguardo all’ipotesi di boicottaggio. Contatti fra stretti collaboratori di Vladimir Putin ed i capi dello sport nazionale con la raccomandazione di dire “no” alla partecipazione delle Olimpiadi in Sud Corea. Una situazione che potrebbe creare scossoni nei prossimi giorni, proprio mentre ci si avvicina sempre più alla cerimonia d’apertura.