Troppe dinamiche stanno sconvolgendo la Red Bull di Laurent Mekies, il rischio è che Max Verstappen ne abbia già avuto abbastanza. Quest’anno, sarà l’ultimo.
La stagione di Red Bull in Formula 1 si è conclusa nel modo peggiore possibile, con Max Verstappen che, nonostante la sua grande fame di vittoria che ha sconvolto anche i suoi tifosi più accaniti non è riuscito nella rimonta finale, a dirla tutta, quasi impossibile. L’atleta ha dovuto quindi chinare il capo davanti a McLaren e Lando Norris dopo 4 anni di dominio incontrastato.
Il pilota olandese non poteva davvero pretendere di più da se stesso, ma poteva al contrario aspettarsi qualcosa in più dalla macchina e dal suo team Red Bull che per la prima volta dal caso Horner, ha scricchiolato pericolosamente. L’addio di Adrian Newey e quest’anno, di Helmut Marko e naturalmente Christian Horner che non fanno più parte dello staff della squadra – il TP è stato rimpiazzato da Laurent Mekies – sanno tanto di fine di un ciclo.
Ora, la posizione di Max Verstappen si fa critica: l’atleta è ancora blindato da un super contratto con Red Bull tuttavia, non sarebbe impossibile per un team che lo volesse davvero pagare penali e cauzioni per traghettarlo in squadra. Adesso, a parlare, è stato direttamente Mekies stesso che ha ammesso in modo molto candido alla stampa un errore molto pericoloso che potrebbe allontanare Max per sempre.
Mekies ammette il grande errore, è un problema
Aver corso fino all’ultimo per il titolo ha un costo: mentre altri team hanno sospeso lo sviluppo sulla loro monoposto del 2025 relativamente presto Red Bull, potendo ancora vincere ha dovuto continuare ad aggiornare la vettura fino all’ultima gara. Questo ovviamente potrebbe rallentare lo sviluppo per la RB22 causando un problema di competitiva, una sorta di circolo vizioso che ci riporta ai problemi avuti nel 2025 e non può che scontentare Verstappen.
“Abbiamo cercato di capire fino in fondo la macchina, non abbiamo voluto fermare gli sviluppi, e tutto questo, forse, avrà un costo l’anno prossimo, ma per noi era importante andare alla ricerca del limite della vettura”, l’analisi di Mekies a fine stagione parlando della grande delusione patita negli Emirati Arabi Uniti che minaccia di avere ripercussioni a lungo termine. Tuttavia, il Team Principal è lungi dall’essere negativo: “Non arrendersi mai è una caratteristica Red Bull”.
Una cosa è certa: se la RB22 o potenziale tale non fosse competitiva nel 2026 il sottile filo che lega una Red Bull quasi del tutto rivoluzionata e Max potrebbe spezzarsi; e tra Newey che spinge da Aston Martin e Toto Wolff che sogna ancora l’approdo di Verstappen in Mercedes, non è detto che Mekies riesca a tenersi il suo asso migliore, nel caso di una stagione sotto le aspettative.










