Formula 1

Formula 1, lotta aperta per i diritti tv in Spagna: “colpa” di Sainz in Ferrari

Carlos Sainz - Foto Instagram

In Spagna è lotta aperta tra le emittenti per assicurarsi i diritti tv della Formula 1. Il contratto attuale scade al termine di questa stagione e con il passaggio di Carlos Sainz in Ferrari, il prossimo periodo di 3 o 4 stagioni assume per le emittenti iberiche ulteriore importanza. A maggior ragione se dovesse anche tornare Fernando Alonso. Al momento i diritti tv sono affidati a Movistar, che tenterà di difendersi dall’assalto di DAZN, che già gli ha strappato i diritti del motociclismo. Secondo quanto riportato dal Periodico di Catalunya, la lotta per i diritti tv della Formula 1 sarà proprio tra Movistar e Dazn, gli unici in grado di sostenere la cifra che potrebbe toccare i 100 milioni di euro a stagione, con l’effetto-Sainz che alzerebbe i 65 milioni attuali.

Abbiamo scommesso sulla F.1 dal 2014 e non vogliamo smettere. È chiaro che le difficoltà generate dal coronavirus potranno portare a una revisione delle condizioni economiche, però è altrettanto evidente che l’arrivo di Sainz in Ferrari porta maggior interesse alla F1” hanno dichiarato da Telefonica al periodico. Con l’arrivo di Sainz in Ferrari è tornato alto l’interesse spagnolo nei confronti della Formula 1, che dopo l’addio di Alonso aveva subito un grande calo. Infatti, nel 2019, Movistar aveva registrato una media spettatori di 2019 150.000 spettatori, 30% in meno rispetto al 2018. DAZN però non ha intenzione di mollare: “Da parte nostra c’è la voglia di arricchire quello che è già un gran pacchetto che ha già MotoGP e Superbike e per le macchine Wrc, Mondiale di Resistenza e Dakar. La F1 chiuderebbe il circolo“. La trattativa dovrebbe risolversi a fine stagione, che al momento si identifica nel GP di Abu Dhabi del 13 dicembre.

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