Formula 1

F1, Renault squalificata al GP del Giappone: ecco i motivi

Nico Hulkenberg - Foto Steve Melnyk - CC-BY-2.0
Nico Hulkenberg - Foto Steve Melnyk - CC-BY-2.0

Le due Renault sono state escluse dal Gran Premio del Giappone a seguito dell’esposto fatto dalla Racing Point a fine gara in cui segnalava delle anomalie sulle monoposto della casa francese. Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg hanno così perso i punti preziosi ottenuti a Suzuka (rispettivamente sesto e decimo).

Il motivo della squalifica – Al team capitanato da Abiteboul è stato contestato di utilizzare un ripartitore di frenata automatico che funziona grazie alla rilevazione della monoposto sulla pista grazie al sistema GPS. Dunque i piloti durante la gara in Giappone disponevano, senza dover intervenire loro manualmente, dell’ideale regolazione della frenata. A far scattare la penalità al team francese non è stata una violazione del regolamento tecnico, ma sportivo. Il sistema descritto poc’anzi è stato considerato, ai sensi dell’articolo 27.1 del
regolamento sportivo, un’aiuto di guida per i piloti, perché non dovevano più fare alcuni settaggi nel corso del giro.

Nessun ricorso in appello da parte della Renault – Il team di Ricciardo e Hulkenberg ha rinunciato a procedere in appello, nonostante per loro sia stata una decisione ingiusta. “Apprendiamo con rammarico la decisione degli Steward e, in particolare, la severità della sanzione applicata. La nostra opinione è che la penalità non è proporzionata con l’eventuale aiuto ricevuto dai piloti, specialmente nel contesto di un sistema ritenuto pienamente legale ed innovativo. La penalità è anche incoerente con sanzioni precedenti per violazioni simili, come ammesso dagli stessi Steward senza però approfondire la questione. Tuttavia, dato che non abbiamo ulteriori prove oltre a quelle già consegnate per dimostrare la legalità del nostro sistema, non intendiamo investire ulteriore tempo ed impegno in un dibattito sterile di fronte alla Corte d’Appello riguardo a quanto rimostrato ed una conseguente sanzione relativamente ad un aiuto che riduce il carico del pilota senza aumentare le performance della vettura. Abbiamo, quindi, deciso di non appellarci alla decisione degli Steward. La Formula uno sarà sempre un’arena per la ricerca senza sosta delle più piccole possibilità per ottenere un vantaggio. È quello che abbiamo sempre fatto e continueremo a fare, con processi interni sempre più forti prima che soluzioni innovative vengano portate in pista”.

Gli onboard di Ricciardo tradiscono la Renault – La Racing Point ha potuto fare un reclamo grazie alle informazioni di un ex dipendente della casa francese, colpevole di aver raccontato tutti i segreti che stanno dietro al sistema di ripartizione della franata della RS19. Il team inglese, però, in questi giorni ha ammesso di aver avuto delle perplessità su tale sistema già nel corso dei test invernali a Barcellona, quindi diversi mesi fa. Il dubbio è sorto da un video onboard di Ricciardo in cui si vede chiaramente in ogni curva il cambiamento della percentuale di riparazione di frenata, nonostante non ci sia mai stato nessun intervento manuale del pilota.

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