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Giunti al “giro di boa” del Mondiale 2017 della Formula 1, è tempo di bilanci in casa Renault. Il team francese, dopo il Gran Premio della Gran Bretagna, occupa l’ottava posizione nella classifica costruttori con un totale di 26 punti. Nonostante i punti non fiocchino, la Renault è tutt’ora in corsa per conquistare il quinto posto lottando con Williams (41), Toro Rosso (33) e Haas (29). A differenza delle scuderie appena citate, però, nel team francese pesa come un macigno avere un pilota a quota zero: Jolyon Palmer.
Una stagione complicata e sfortunata per il pilota britannico che in questo 2017 sta subendo un eccessivo distacco dal compagno di squadra Nico Hulkenberg. Proprio il tedesco approdato alla Renault quest’anno dopo la sua esperienza in Force India, vanta il bottino totale di 26 punti. Risultati sbilanciati che mettono grande pressione a Palmer per il proseguo del campionato anche perché, a parità di macchina con delle performance possibilmente “paritarie”, la scuderia francese potrebbe ruotare attorno alla quota dei 50 punti. Discorso analogo per Toro Rosso con Carlos Sainz e Daniil Kvyat (leggi di più sulle tensioni riguardo il team di Faenza).
Dunque, valutando l’operato dopo Silverstone affacciandoci alla seconda parte della stagione: oltre le aspettative Hulkenberg o troppo deludente Palmer?
Partendo da “Hulk“, il suo bottino punti è stato incrementato soprattutto in Spagna ed in Gran Bretagna dove ha conquistato due sesti posti. Proprio nell’ultima uscita stagionale, il tedesco è riuscito a chiudere davanti a Sebastian Vettel e dietro al duo Red Bull partendo dalla quinta casella anche a causa delle penalità inflitte a Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo. Oltre ai due sesti posti che hanno fruttato un totale di 16 punti, Nico è andato a segno anche in Bahrain (9°), Russia e Canada (8°) classificandosi fuori dalla zona punti in Australia e Cina concludendo in ritiro i Gran premio di Monaco e Azerbaijan.
Percorso totalmente differente per Palmer. Tenendo conto degli sfortunati piazzamenti al limite della zona punti (tre totali: Monaco, Canada e Austria), Jolyon ha collezionato diversi ritiri tra cui spicca anche un “NP” in Gran Bretagna. A Silverstone il britannico si è fermato sull’erba durante il corso del giro di ricognizione per un problema alla power unit della sua vettura. Manovre azzardate, problemi inattesi ed un pizzico di esperienza: il classe 1991 nella sua breve esperienza in Formula 1 ha registrato solamente 1 punto nel 2016. Annata nella quale venne sconfitto dal danese Kevin Magnussen (allora a quota 7) ora pilota del team Haas.
Dunque è facile accostare diversi nomi di esordienti, o già militanti in F1, per un posto nella prestigiosa scuderia della Renault. Proprio in vista dell’undicesima tappa in Ungheria, erano usciti alcuni rumors che vedevano il passaggio di Carlos Sainz in forza ai francesi. Notizia smentita dal capo della Renault Sport, Cyril Abiteboul ai microfoni di Motorsport.com: “Ho respinto completamente queste speculazioni secondo cui Jolyon sarebbe stato sostituito a Budapest. Non ci hanno fatto bene, specialmente alla domenica mattina“. Dispiacere e amarezza per non esser riusciti a gareggiare in un tracciato favorevole: “Siamo estremamente dispiaciuti e frustrati per Jo. Sono sicuro che con tutto quello che è successo, e guardando al ritmo di Nico, avrebbe potuto piazzarsi a punti. Gli porgo le nostre sentite scuse. Non è un buon momento, ma lui sa che ha il nostro sostegno e che lo seguiamo con impegno“.