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Il Gran Premio d’Azerbaijan, quarta tappa del Mondiale 2018 della Formula 1, è stata una delle gare più intense e maggiormente ricche di colpi di scena delle ultime stagioni. Il GP è stato spezzettato in almeno tre fasi per via soprattutto del doppio ingresso della safety car rispettivamente dopo il primo ed il quarantesimo giro. Lewis Hamilton, vincitore a Baku, al termine della gara ha chiesto chiarimenti alla Fia riguardo la modalità di “restart” utilizzate da Sebastian Vettel tra il 5° ed il 6° giro dopo l’ok della direzione gara a seguito della completa rimozione della monoposto di Esteban Ocon.
Vettel, a differenza del restart utilizzato da Hamilton nel 2017, ha scaldato le gomme fino agli ultimi metri disponibili ricompattando il gruppo senza accelerare nella prima parte del lungo rettilineo del traguardo. In lungo “zig zag” adottato dal pilota tedesco della Ferrari non è parso propriamente corretto all’attuale leader del Mondiale che nel consueto incontro con la direzione a poche ore dalla chiusura del Gran Premio ha innalzato il quesito della regolarità e della “sicurezza”. Charlie Whiting, capo del dipartimento tecnico della Fia, nonché direttore di gara, ha risposto a Lewis dicendogli di aver analizzato interamente il restart di Vettel e di non aver annotato alcun comportamento pericoloso che avrebbe potuto sancire una penalità. Una modalità di restart intelligente che ha tolto tutte le certezze agli altri piloti riguardo lo stacco dalla curva fino al rettilineo con Seb che si è difeso perfettamente evitando anche il gioco scia degli avversari.
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