Editoriali

Italia-Svezia: 88 brutti minuti e 5 da cui ripartire

Giorgio Chiellini. Foto Nazionale Calcio - CC BY 2.0

Alcuni dei diecimila tifosi arrivati a Tolosa per Italia-Svezia ci hanno fatto vedere anche l’elmo di Scipio citato nell’inno di Mameli. Erano due, tre, forse quattro anonimi appassionati che, per un fortuito gioco di regia, sono finiti sugli schermi tv mentre gli azzurri cantavano l’inno citando Scipione l’Africano. Ma torniamo alla partita. O meglio, poco sopra parlavo di “azzurri”. E guardandoli oggi mi sono chiesto perché li chiamiamo così quando vestono maglie di un blu molto, o troppo, francese? Ma fosse questo il problema…. Il problema è che Italia-Svezia è stata una partita brutta, tecnicamente difficile e tatticamente povera. I primi 88 minuti – se qualcuno ce lo proponesse – ci rifiuteremmo di vederli anche con un congruo compenso. Siamo però certi che saremmo disposti a pagare per rivedere gli ultimi 5 minuti (recupero compreso quindi) ma sopratutto a riviverne le stesse emozioni nelle prossime partite dell’Italia all’Europeo. Parola di Giobbe.

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