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“Non si faccia a gara per andare al governo a chiedere qualcosa. Bisogna dire chiaramente che si deve passare per il Coni oppure è come al Palio di Siena, si apre una porta e ognuno è libero di partire”. Queste le parole del presidente della Federazione italiana pallacancestro, Gianni Petrucci, in polemica con la Federcalcio per i contatti con il governo in occasione dell’approvazione dell’emendamento sulla mutualità. “Quando mi hai passato al telefono Renzi (all’epoca presidente del Consiglio, ndr) per il preolimpico di basket a Torino – ha detto Petrucci durante il Consiglio nazionale del Coni rivolgendosi al presidente Malagò – ho detto che era giusto che parlasse con te. Questo è un input che devi dare, perché non siamo dei ‘peones’: il colpo di mano che è stato fatto togliendo un diritto televisivo della Fip non si deve ripetere”.
“E’ l’eccezione che conferma la regola – ha replicato Malagò – in questi 4 anni non ci sono mai stati presidenti che hanno trasgredito. Mi sento tranquillo, non accadrà più”. Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha prima evitato di replicare ma a margine del Consiglio si è fermato nei corridoi di Palazzo H per poi rilasciare una dichiarazione: “Ho dimostrato ancora una volta di essere una persona di stile in questo periodo natalizio, però la misura è colma”.