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La Vuelta a España 2016 ha il suo re: è Nairo Quintana, che conquista il secondo grande giro della sua carriera dopo il Giro d’Italia vinto nel 2014. Lo scalatore colombiano della Movistar ha respinto le ultime velleità di un Chris Froome (Sky) che – tornato in corsa per la maglia roja dopo la strepitosa prova a cronometro di ieri – infine si è dovuto arrendere alla superiorità dimostrata dal rivale in queste tre settimane: domani, a Madrid, il britannico salirà per la terza volta sul secondo gradino del podio della Vuelta. Podio su cui troverà posto anche Esteban Chaves (Orica-BikeExchange), che oggi con un’azione estremamente coraggiosa è riuscito a scalzarne Alberto Contador (Tinkoff), completando così il trionfo della Colombia.
Ad aggiudicarsi la frazione – estremamente combattuta e ricca di ribaltamenti – è stato il francese Pierre Latour (AG2R-La Mondiale), che sulle rampe dell’Alto de Aitana ha preceduto un altro colombiano, Darwin Atapuma (BMC). Terzo posto per Fabio Felline (Trek-Segafredo) che, grazie all’ennesimo piazzamento di tappa in questa Vuelta 2016, fa sua la maglia verde della classifica a punti: un meritato riconoscimento per il corridore piemontese, che ha saputo rialzarsi alla grande dopo il terribile incidente occorsogli la scorsa primavera all’Amstel Gold Race.
La tappa odierna rappresenta per molti l’ultima occasione di cogliere un successo parziale o migliorare la propria classifica generale e per questo è caratterizzata da svariati attacchi sin dai primissimi chilometri; la fuga prende infine il largo è come spesso avviene le “due corse in una” finiscono per svilupparsi. Quando mancano 88 km alla conclusione, poi, dal numeroso drappello di testa si avvantaggiano in due: Luis Leon Sanchez (Astana) e Rudy Molard (Cofidis), che acquisiscono un buon margine sugli altri componenti la fuga.
Lungo la penultima asperità di giornata, a una quarantina di chilometri dall’arrivo, Esteban Chaves sferra il suo attacco per andare a caccia del podio; incredibilmente Contador si fa sorprendere e, rimasto senza compagni di squadra, è costretto a guidare l’inseguimento in prima persona. Nel frattempo dal gruppo maglia roja perde contatto Michele Scarponi (Astana): giornata difficile per il corridore marchigiano, che scivola così fuori dai primi dieci della classifica generale. Chaves trova davanti a sé il compagno di squadra Damien Howson, che gli dà una grossa mano sino all’imbocco della salita conclusiva, dove il colombiano prosegue da solo.
L’ascesa viene approcciata in testa da Sanchez e da Molard, il cui vantaggio sugli immediati inseguitori tuttavia scema progressivamente; dietro di loro si muove Valerio Conti (Lampre-Merida), la cui azione ha tuttavia vita breve. A 12 km dalla linea d’arrivo, Sanchez si libera della compagnia di Molard, ma ai -5 lo spagnolo – ormai stremato – viene ripreso dagli inseguitori Atapuma, Latour e Mathias Frank (IAM Cycling). Quando al traguardo mancano 2 km, al comando della corsa rimangono i soli Latour e Atapuma; alle loro spalle rinviene Fabio Felline, il cui rientro viene scongiurato tuttavia dalle accelerate finali del francese, che allo sprint ha la meglio sul colombiano.
Mentre il vantaggio acquisito da Chaves – nell’ordine del minuto e mezzo – gli consente ormai di sperare nel podio, nel finale si scatena l’ennesimo testa a testa tra Froome e Quintana. I due rivali fanno il vuoto, e il britannico prova in tutti i modi a staccare il colombiano, che tuttavia lo segue agevolmente e negli ultimi metri – beffardo – lo salta, quasi a voler mettere in chiaro una volta di più la propria superiorità. I due si riportano peraltro molto vicini a Chaves, la cui lotta a distanza è con Contador: il “Colibrì” rifala al “Pistolero” 1’25”, che valgono al ventiseienne colombiano il secondo podio stagionale in un grande giro. Domani i 104 km da Las Rosaz a Madrid, passerella finale della Vuelta 2016.