Ciclismo

Tour de France 2020, a Roglic il primo round in salita. Ma regna l’equilibrio: le pagelle della quarta tappa

Primoz Roglic - Foto Facebook Team Jumbo-Visma

Un grande nome si attendeva per la quarta tappa del Tour de France 2020 e così è stato: Primoz Roglic ha vinto ad Orcières-Merlette, teatro del primo arrivo in salita e del primo confronto tra i big dell’edizione numero 107 della Grande Boucle. Una dimostrazione di forza quella dello sloveno della Jumbo Visma, coadiuvato alla grande da un Wout Van Aert capace di fare selezione con una progressione di un paio di chilometri davvero notevole. Le pendenze erano tutto sommato pedalabili ed il fatto che anche con un ritmo forsennato tutti i migliori siano arrivati allo sprint la dice lunga sull’altissimo livello e sull’equilibrio che ci si può aspettare da questo Tour de France.

Alaphilippe lotta e mantiene la maglia gialla, Pogacar è pimpante e la pattuglia colombiana di Bernal, Lopez, Chaves e del redivivo Nairo Quintana è pronta a giocarsi le proprie carte. Ci sono tutti gli ingredienti per divertirsi davvero tanto da qui a Parigi. Domani nuovo spazio ai velocisti, inizia l’avvicinamento ai Pirenei.

L’ORDINE DI ARRIVO DELLA QUARTA TAPPA

LA CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA

Le pagelle della quarta tappa

Primoz Roglic e Wout Van Aert, voto 10 e lode

Lo sloveno piazza la stoccata vincente negli ultimi 300 metri, per quella che è una specialità della casa come già mostrato anche al Delfinato. Ma oggi ad impressionare maggiormente è forse il belga, vincitore della Strade Bianche e della Milano-Sanremo, che mette in fila il gruppo con una progressione davvero notevole. Gesink e Bennett non sembrano ancora al top, ma con questo Van Aert anche Dumoulin può permettersi di rimanere coperto e continuare a curare la sua classifica. La Jumbo Visma si conferma la probabile squadra “faro” del Tour 2020.

Tadej Pogacar, voto 9

Talento cristallino, sarà anche all’esordio al Tour ma l’impressione è che staccarlo sarà impresa ardua per tutti. Oggi firma la doppietta slovena alle spalle di Roglic dimostrando anche un buono spunto veloce, quando si andrà sulle salite vere potrebbe davvero spiccare il volo. Apparentemente predestinato.

Guillaume Martin e Nairo Quintana, voto 8

Il francese brilla al terzo posto, ma non è da meno il colombiano che torna pimpante sulle strade di quella Grande Boucle che per anni lo ha visto protagonista assoluto. Difficile capire quanto possa tenere lungo le tre settimane, ma è sicuramente un piacere vederlo di nuovo a lottare con i migliori.

Julian Alaphilippe, voto 7

Il Moschettiere lotta, controlla e mantiene la maglia gialla. Ancora da capire le sue idee sul fare classifica a lungo termine, oggi forse è mancato lo spunto vincente su un arrivo che sarebbe potuto anche essere congeniale alle sue caratteristiche.

Higuita, Buchmann, Mas e Valverde: voto 5

Sono gli sconfitti di giornata, perchè è vero che perdono solo pochi secondi ma in un Tour così equilibrato tutto può fare la differenza e soprattutto davanti ci sono 16 avversari che sono arrivati tutti insieme. Il campione colombiano era uno dei possibili favoriti di giornata ma nel finale ha ceduto addirittura 28 secondi mentre il tedesco della Bora e il giovane spagnolo della Movistar hanno limitato i danni a 9 secondi. Qualcosina in più per l’eterno Don Alejandro, che qualche anno fa un arrivo del genere forse se lo sarebbe mangiato: 21 secondi per l’Embatido.

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