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L’edizione numero 104 del Tour de France giunge al suo penultimo atto, la cronometro di Marsiglia. A trionfare nella splendida cornice del capoluogo provenzale è il polacco Maciej Bodnar (Bora-Hansgrohe), che anticipa di un solo secondo il connazionale Michał Kwiatkowski (Team Sky). La prova contro il tempo emette inoltre il verdetto che tutti si aspettavano: Chris Froome (Team Sky) conquista il suo quarto Tour de France.
Sul podio con il britannico saliranno domani il colombiano Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac) e il francese Romain Bardet (AG2R-La Mondiale). Quest’ultimo riesce – nonostante una prova ben al di sotto delle aspettative – a salvare per 1” la terza posizione dall’assalto di Mikel Landa (Team Sky). Buona prestazione anche per Fabio Aru (Astana Pro Team), ventiduesimo al traguardo e quinto in classifica generale.
PAGELLE
Maciej Bodnar 10
Giornata a dir poco memorabile per il 32enne polacco, specialista delle prove contro il tempo, che coglie oggi il successo più prestigioso della sua carriera. Bodnar copre i 22 km della cronometro di Marsiglia in 28’15”, vincendo con 1” di margine sul connazionale Michał Kwiatkowski e 6” sulla maglia gialla Chris Froome. Una piccola grande soddisfazione anche per la sua squadra, la Bora-Hansgrohe, in un Tour che li ha visti privati alla quarta tappa – tra mille polemiche – del faro Peter Sagan.
Michał Kwiatkowski 9,5
Successo sfiorato per il polacco ex campione del mondo, vincitore quest’anno della Milano-Sanremo e protagonista di un Tour sensazionale in appoggio di Chris Froome. Per un solo secondo il suo connazionale Bodnar gli soffia la ciliegina sulla torta, ma ciò non sminuisce il valore della prova di Kwiatkowski: semplicemente strepitoso.
Chris Froome 9,5
Ormai è fatta. Domani Chris Froome salirà per la quarta volta – terza consecutiva – sul gradino più alto del podio della Grande Boucle. La cronometro conclusiva sancisce una volta di più la superiorità del britannico (e del suo Team Sky), che conclude la prova al terzo posto (battuto di 6” da Bodnar), distanziando ulteriormente i rivali in classifica. È lui il dominatore di questa decade.
Rigoberto Uran 8
Il colombiano termina nel migliore dei modi il suo eccellente Tour de France, concludendo la prova contro il tempo in ottava posizione (a 31” dal vincitore Bodnar) e conquistando il secondo gradino del podio. 54 i secondi che infine separano Uran dalla maglia gialla, ma i rimpianti devono essere ben pochi. Un atleta finalmente ritrovato dopo le due annate in chiaroscuro seguite ai secondi posti al Giro d’Italia del 2013 e del 2014.
Mikel Landa 8
Lo scalatore basco si rende protagonista della miglior cronometro disputata in carriera, concludendo in quindicesima posizione a 51” dal vincitore. A meno di colpi di scena, dunque, domani Landa non salirà sul podio parigino per la miseria di 1”. Inevitabile per lui il rammarico in un Tour che lo ha visto correre in totale appoggio di Froome, leader designato della formazione. Ecco perché a fine stagione Landa lascerà con ogni probabilità il Team Sky, così da potersi giocare le proprie carte altrove.
Romain Bardet 4
Il beniamino dei francesi fa trattenere il fiato all’intera nazione in questa cronometro conclusiva, che lo vede terminare 52° a 2’03” dal vincitore. Perso il secondo posto in favore di Uran, Bardet riesce a salvare il podio dall’assalto di Landa (sul quale aveva stamane un margine di 1’13”) per un solo secondo. Una prova disastrosa quella odierna per il transalpino, che conclude col brivido un Tour de France disegnato su misura per lui dagli organizzatori.
Fabio Aru 6,5
Prestazione più che dignitosa per il Cavaliere dei 4 mori, che conclude la prova in ventiduesima posizione a 1’16” da Bodnar. Con il podio ormai sfumato, Aru riesce comunque – in una specialità non sua – a incrementare il vantaggio su chi lo segue in classifica generale. Il campione nazionale italiano giunge così a Parigi – nonostante le varie vicissitudini – quinto a 3’05” dalla maglia gialla.