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Alla fine, gli organizzatori hanno optato per la scelta più sicura. Il Mont Ventoux (o meglio, l’ultima parte della salita) chiude causa vento. Il traguardo verrà collocato sei chilometri più in basso della vetta, nella parte ancora protetta dal bosco. Le forti raffiche (oltre 100 km/h) hanno impedito agli organizzatori di mettere in sicurezza il percorso.
La decisione è arrivata intorno alle 17.45, comunicata dalla direzione della corsa. Per tutta la giornata si è cercato di salvare il percorso originale, ma alla fine la scelta è stata inevitabile: troppi i rischi per corridori e spettatori. A un certo punto della tappa odierna (vinta da Peter Sagan) sembrava addirittura che il Ventoux dovesse completamente saltare, compromettendo completamente la 12ª frazione della Grande Boucle.
Invece, la scelta è stata sì dolorosa, ma non drastica. Domani, dunque si arriverà al traguardo di Chalet Reynard, un punto ancora al riparo dalle raffiche di vento che, invece, interesseranno la sommità della montagna, completamente spoglia di vegetazione.