
Nella prova maschile Roberto Capello centra un prestigioso 6° posto, Agostinacchio chiude 9°. Tra le donne buone prove di Pegolo (14ª) e De Laurentiis (21ª).
Terza giornata di gare ai Campionati del Mondo di ciclismo su strada in Ruanda e ancora spazio alle prove contro il tempo.
Per l’Italia arrivano piazzamenti incoraggianti nelle cronometro juniores, con il miglior risultato di sempre per un azzurro nella rassegna iridata di categoria.
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Crono juniores maschile
Sui 22 km del percorso, vinti dall’olandese Michiel Mouris in 29’07”61, Roberto Capello ha chiuso al 6° posto con un ritardo di 28”94, nuovo miglior piazzamento italiano di sempre in una crono mondiale juniores. Bene anche Mattia Agostinacchio, che ha terminato in 9ª posizione a 50”96, in una gara caratterizzata da distacchi molto contenuti: ben 11 corridori hanno chiuso entro il minuto dal vincitore.
Capello, al traguardo, ha raccontato: “Ho provato a dare il massimo e per me è stata dura soprattutto per l’altura. Forse sono partito troppo forte, ma ho cercato di recuperare a metà e in discesa. Il mio obiettivo? Vincere qualcosa tra i professionisti, ma per ora vivo il ciclismo senza pressioni, cercando di fare sempre il meglio possibile”.
Crono juniores femminile
Nella prova femminile, segnata da un percorso esigente e da un finale in salita, le azzurre hanno raccolto esperienza preziosa. Chantal Pegolo ha chiuso al 14° posto, Elena De Laurentiis al 21°, entrambe autrici di prove solide in una gara dominata dall’olandese Megan Arens, davanti alla spagnola Paula Ostiz Taco e alla norvegese Oda Aune Gissinger.
Pegolo, emozionata per il suo debutto iridato, ha dichiarato: “È stata una bellissima esperienza, il mio primo Mondiale. La salita finale è stata durissima, ma sono felice: non avevo mai fatto una cronometro e porterò a casa tanti insegnamenti”.
Sulla stessa linea De Laurentiis: “Ho dato davvero tutto, soprattutto nell’ultima salita. Sabato cercherò di migliorarmi. È un onore essere qui, ma appena torno dovrò recuperare i giorni di scuola al liceo delle Scienze umane”.
L’Italia chiude così la giornata con segnali incoraggianti dalle giovani promesse, in vista delle prossime prove in linea.