
A Drôme-Ardèche gli Azzurri cedono per sei secondi agli avversari transalpini. Una caduta costa caro ai giovani, fermati dal vento quando erano in piena corsa per il podio
Seconda giornata di gare agli Europei 2025 di ciclismo in Francia, interamente dedicata alle cronometro a squadre, con l’Italia protagonista a metà. Gli Azzurri hanno conquistato un argento tra gli Elite, arrendendosi soltanto alla Francia in un finale al cardiopalma, mentre la prova juniores si è trasformata in un incubo per una caduta che ha messo fuori gioco la formazione azzurra.
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Il CT Marco Villa ha tracciato un bilancio senza drammi:
“L’argento è un buon risultato, anche se perdere l’oro per pochi secondi lascia sempre l’amaro in bocca. Gli Junior sono stati sfortunati: un colpo di vento durante un cambio ha provocato il contatto tra Linda Sanarini e Matilde Rossignoli, compromettendo una prova che stava andando molto bene.”
La gara Elite: Francia d’oro, Italia d’argento
L’Italia era partita forte con Ganna, Milesi e Frigo, capaci di accumulare circa 25 secondi di margine. Poi il testimone è passato al terzetto femminile composto da Guazzini, Venturelli e Cecchini, che hanno provato ad amministrare. Ma il vantaggio è andato via via riducendosi: all’ultimo rilevamento Italia e Francia erano appaiate, e negli ultimi 1,5 km in salita le transalpine hanno piazzato lo scatto decisivo, chiudendo davanti per appena sei secondi. Terza la Svizzera, a 40”.
“Una medaglia che comunque ci soddisfa – ha spiegato Vittoria Guazzini – abbiamo dato tutto, ma non siamo riuscite a contenere il recupero.”
Sorriso speciale per Federica Venturelli, che dopo l’oro individuale ha festeggiato il primo argento da Elite: “Me la ricorderò a lungo”.
Più sereno Lorenzo Milesi: “Ieri non ero soddisfatto della mia prova individuale, oggi invece ho trovato buone sensazioni. Certo, l’oro sarebbe stato diverso, ma l’argento resta una bella soddisfazione.”
La caduta degli Junior
Tra i giovani, la vittoria è andata alla Norvegia, davanti a Francia e Polonia. L’Italia sembrava in piena corsa: il terzetto maschile Colombo, Frigo e Ferrari aveva chiuso in quarta posizione la propria frazione, a 16” dalla vetta. Nel tratto femminile, Acuti, Rossignoli e Sanarini avevano addirittura rimontato fino al terzo posto. Poi l’episodio decisivo: in fase di cambio Rossignoli e Sanarini si sono toccate, entrambe a terra senza possibilità di ripartire. Gara finita, con tanta amarezza per una medaglia che sembrava a portata di mano.