Ciclismo

Ciclismo, il pagellone della stagione 2022: promossi e bocciati, Evenepoel e Pogacar sugli scudi

Remco Evenepoel - Foto Hejsa via CC 4.0

La stagione ciclistica 2022 è ormai giunta al termine dopo mesi di corse spettacolari ed emozionanti, che hanno portato agli appassionati ricordi destinati a restare nelle menti per molto tempo. Arrivati alla fine dell’anno è l’ora di analizzare la stagione appena conclusa, considerando chi tra i migliori ciclisti del pianeta ha disputato un’annata da ricordare e chi ha invece ha deluso le aspettative.

Il pagellone 2022

Remco Evenepoel 10:
Il 2022 è stata l’annata dell’esplosione definitiva del piccolo cannibale classe 2000. Che fosse fortissimo lo si era capito si dalla categoria Juniores e confermato dall’esordio nei professionisti avvenuto nel 2019. Tra il 2019 e il 2021 erano arrivate già tante belle vittorie e grandi prestazioni, ma mancava ancora quella vittoria in una monumento, in un grande Giro o al mondiale. Ebbene Evenepoel nel 2022, a soli 22 anni, si è imposto in tutte queste tre competizioni, vincendo la Liegi, la Vuelta di Spagna, e la prova iridata in Australia. Non ha solo vinto, ma ha letteralmente dominato, vincendo le prove in solitaria con attacchi da lontano, distruggendo gli avversari. Sono arrivate in totale 15 vittorie, che sono solamente il punto di partenza di una carriera che sarà memorabile.

Tadej Pogacar 9.5:
Lo sloveno, ormai punto di riferimento del ciclismo mondiale, ha disputato la solita grandissima stagione, mostrandosi competitivo in ogni singola corsa, sia nelle classiche che in quelle a tappe. Non è arrivato il tris al Tour de France in cui comunque ha vinto tre volte, battuto da un Vingegaard strepitoso, ma si è invece confermato al Giro di Lombardia. Sono arrivate ben 16 vittorie che fanno di Pogi il plurivittorioso del 2022, tra cui quella bellissima
alle Strade Bianche, oltre al GP di Montreal e al bis alla Tirreno Adriatico. Tadej inoltre si è piazzato in top 5 anche alla Sanremo e al Fiandre, dimostrando una completezza che non si vedeva da decenni.

Jonas Vingegaard 9:
Il danese è colui che ha fermato il dominio di Pogacar al Tour dopo due anni, sconfiggendo lo sloveno dopo tre settimane di intensa battaglia. Dopo il secondo posto dello scorso anno Jonas è riuscito a vincere il suo primo grande giro a 25 anni, al termine di un mese di luglio semplicemente perfetto. Meno completo e meno appariscente di Pogacar ed Evenepoel, ha vinto di meno degli altri ma lo ha fatto bene, vincendo oltre al Tour, anche una tappa al Delfinato. Voto inferiore semplicemente perché oltre alla splendida estate si è visto poco nelle altre corse
durante la stagione.

Wout Van Aert 8.5:
La stagione 2022 del belga è stata, come da tradizione, molto positiva, con prestazioni spettacolari che però non hanno sempre portato al risultato sperato. Generoso, forse fin troppo, ha corso un Tour de France favoloso sia da gregario per Vingegaard, aiutandolo in pianura e in montagna, sia da vincitore, dato che si è imposto in tre frazioni e nella classifica a punti della maglia verde. Ha vinto nove volte in stagione, sempre a livello World Tour, tra cui il GP di Harelbeke, ma non è arrivata la vittoria in una monumento che per un corridore del suo livello sicuramente pesa.
Si è piazzato 2° alla Roubaix, 3° alla Liegi, 8° alla Sanremo e 4° al Mondiale, competizioni dove avrebbe potuto ottenere di più, ma in cui è spesso costretto a correre contro tutto il resto del gruppo.

Fabio Jakobsen 8:
L’olandese è stato nettamente il miglior velocista dell’anno, con ben 13 successi all’attivo. Ha trionfato agli Europei di Monaco, in una frazione del Tour, in corse in Portogallo, in Belgio e in Spagna. Superato ormai completamente l’incidente dell’agosto 2020 è tornato il vero Jakobsen.

Mads Pedersen 8:
Grandissima stagione dell’ex iridato, che ha vinto in tutte le latitudini da febbraio a settembre. Ha vinto 3 tappe e maglia verde alla Vuelta, una tappa al Tour de France, oltre che alla Parigi-Nizza e al Giro del Belgio. A 26 anni ha ormai raggiunto la piena maturazione ciclistica ed è destinato nei prossimi anni ad essere sempre tra i migliori per giocarsi i successi nelle classiche.

Jay Hindley 7.5:
L’australiano ha vinto due volte in stagione ma ha vinto benissimo, dato che i suoi due successi sono una tappa al Giro e classifica generale della maglia rosa. Ha deluso negli altri appuntamenti come alla Vuelta di Spagna, ma il suo grande obiettivo è riuscito ad ottenerlo.

Mathieu Van der Poel 7.5:
L’olandese ha ottenuto in stagione la sua seconda vittoria in una monumento, vincendo al Giro delle Fiandre per la seconda volta in carriera dopo il 2020. Ha inoltre chiuso al 3° posto la Sanremo all’esordio stagionale, al 9° la Roubaix e ha vinto una tappa al Giro d’Italia. Dal Giro in poi ha però deluso le aspettative, dovendosi ritirare dal Tour per una condizione non ottimale e dal Mondiale per le ormai note vicende.

Aleksandr Vlasov 7.5:
Ottima la stagione del russo della Bora Hansgrohe, che ha vinto la Vuelta Valenciana e il Giro di Romandia, ha chiuso al quinto posto il Tour de France e si è piazzato al terzo posto alla Freccia Vallone, dimostrando una bella costanza di competitività per la prima volta in carriera.

Arnaud Demare 7.5:
Tre successi di tappa e maglia ciclamino di miglior velocista al Giro d’Italia oltre alla Parigi Tours a fine stagione, ottima annata per il francese.

Jasper Philipsen 7.5:
Grande stagione anche per il belga dell’Alpecin, che ha vinto in due tappe al Tour de France oltre che in altre sette occasioni, confermandosi tra i migliori velocisti del mondo.

Alejandro Valverde 7.5:
A 42 anni ha vinto 3 volte in stagione, concludendo la sua ultima corsa della carriera, il Lombardia al sesto posto.
Giro e Vuelta chiusi più che dignitosamente in top 15, secondo alla Strade Bianche e alla Freccia Vallone. Una grande ultima stagione per un corridore che ha avuto una carriera memorabile.

Pello Bilbao 7:
Il basco ha chiuso al quinto posto il Giro d’Italia, ha vinto una corsa a casa sua al Giro dei Paesi Baschi, ed in generale ha corso bene tutto l’anno, piazzandosi spesso e bene in corse di rilievo.

Alexander Kristoff 7:
Il norvegese è tornato a disputare una stagione su buoni livelli, vincendo quattro volte, tra cui la spettacolare azione allo Scheldeprijs.

Primoz Roglic 6.5
Lo sloveno ha disputato una stagione segnata dalle cadute e dagli infortuni, che lo hanno costretto a ritirarsi sia dal Tour de France che dalla Vuelta di Spagna. Ha vinto comunque 5 volte in stagione, tra cui il Giro del Delfinato, ma chiaramente le aspettative erano ben diverse.

Julian Alaphilippe 6:
Il francese ha avuto la stagione condizionato dall’infortunio durante la Liegi che lo ha tenuto fuori dalle corse per mesi e ha compromesso anche i mesi dopo il rientro. Fino ad allora si era imposto in due occasioni, al Giro dei Paesi Baschi e al Giro di Vallonia.

Pascal Ackermann 5.5:
Il velocista tedesco ha vinto in sole due occasioni nel 2022, facendo un netto passo indietro alla ultime quattro stagioni in cui aveva vinto almeno sei volte.

Jasper Stuyven 5:
Il belga è stata una delle principali delusioni dell’anno. Non ha vinto neanche una corsa, tanto che la sua ultima vittoria resta la Milano Sanremo 2021. Si è piazzato in top 10 alla Gand Wegelvem e alla Parigi Roubaix, poco altro.

Peter Sagan 4.5:
Lo slovacco ha probabilmente disputato la sua peggiore stagione da quando è professionista. Ha vinto solo una volta al Giro di Svizzera, ottenendo qualche sporadico piazzamento nella altre corse disputate. Il Tour chiuso senza neanche un podio di tappa, con il nono posto nella classifica a punti è l’emblema della sua stagione.

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