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Era l’uomo più atteso, il grande favorito, e ha tenuto pienamente fede al pronostico. Alejandro Valverde vince per la quarta volta in carriera la Liegi-Bastogne-Liegi; “El Imbatido” centra un poker leggendario, agguantando Moreno Argentin nella classifica dei plurivittoriosi della Decana delle Classiche: il solo Eddy Merckx lo precede attualmente – con cinque trionfi – in questa speciale graduatoria. Una vittoria particolare per un Valverde estremamente commosso, le dita al cielo in ricordo dell’amico Michele Scarponi tragicamente scomparso ieri: il murciano, che devolverà il ricavato di questo trionfo alla famiglia dello sfortunato corridore marchigiano, si conferma campione anche nella vita.
La Liegi-Bastogne-Liegi 2017 prende il via in mattinata dopo il toccante minuto di raccoglimento in memoria di Scarponi; la tragica scomparsa dell’Aquila di Filottrano ha inevitabilmente sconvolto l’intero movimento, e per questo motivo la 103ª edizione della “Doyenne” è corsa in un clima surreale. Una fuga di otto uomini prende il via nei primi chilometri e caratterizza quasi tutta la giornata; del drappello fa parte tra gli altri Anthony Perez (Cofidis), che quando mancano una ventina di chilometri all’arrivo – superata la mitica Redoute – va via da solo. Poco dopo, Perez viene ripreso dal compagno di squadra Stephane Rossetto, ma il destino della fuga è ormai segnato. La corsa, che non si era accesa neppure sulla Côte de la Roche-aux-Faucons, entra nel vivo su quella de Saint-Nicholas, altresì conosciuta come “la salita degli italiani”: il primo a muoversi è proprio un azzurro, Davide Villella (Cannondale-Drapac), presto raggiunto e superato da Sergio Henao (Team Sky). Neppure il colombiano riesce a fare la differenza e in cima al Saint-Nicholas la situazione è di stallo.
Mentre i favoriti si studiano, a 5 km dall’arrivo parte all’attacco Davide Formolo (Cannondale-Drapac), che acquisisce immediatamente una manciata di secondi di margine. L’azione del veronese potrebbe essere quella buona, ma gli inseguitori non demordono, e la conclusiva Côte de Ans – affrontata dopo quasi 260 km – risulta insormontabile per lui, ripreso a meno di un chilometro dal traguardo. Nel frattempo è uscito dal gruppo Daniel Martin (Quick-Step Floors), ma dietro di lui si muove finalmente Alejandro Valverde (Movistar Team), che lo salta e conclude ancora una volta a braccia alzate; le dita al cielo sono per indicare l’Aquila di Filottrano, che da ieri lassù dimora. Migliore degli italiani è Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale), 12° a 7” da Valverde.
PAGELLE
Valverde 10
Dopo il pokerissimo alla Freccia Vallone di mercoledì scorso, Valverde cala il poker anche alla Liegi-Bastogne-Liegi, conquistando l’undicesima vittoria di questo 2017 per lui strepitoso. All’antivigilia del suo trentasettesimo compleanno, “El Imbatido” ha rispettato pienamente il pronostico che lo vedeva grande favorito alla “Doyenne”; lo ha fatto con una tattica decisamente attendista, quanto estremamente efficace. Il suo omaggio a Michele Scarponi rimane il momento più emozionante nella corsa di oggi.
Martin 9
Niente da fare per l’irlandese, che – come già mercoledì sul Muro di Huy – è ancora una volta secondo alle spalle del fuoriclasse spagnolo. Nulla da eccepire sulla tattica utilizzata da Martin, che per bissare il successo ottenuto qui nel 2013 si è mosso brillantemente all’ultimo chilometro, con un tempismo eccellente e un’azione irresistibile… per tutti tranne che per un Valverde quest’anno “Imbattibile” di nome e di fatto. Un secondo posto con il quale il nipote di Stephen Roche si conferma comunque tra i migliori interpreti contemporanei di questo tipo di corse.
Formolo 8,5
Per un attimo il ventiquattrenne veronese ci aveva fatto sperare di poter tornare a festeggiare (dieci anni dopo) la vittoria di un italiano nella Decana delle Classiche. Il suo generoso tentativo si è esaurito all’ultimo chilometro, ma Formolo – corridore dal talento cristallino e grande prospetto del nostro ciclismo – ci riproverà senz’altro in futuro. Ora la curiosità è per vederlo all’opera sulle strade del Giro d’Italia numero Cento.
Kwiatkowski 6
Il polacco del Team Sky, vincitore quest’anno della Milano-Sanremo, colleziona un altro podio in una Classica Monumento, sebbene questa volta il gradino occupato sia il più basso. Comunque un campione ormai ritrovato, che oggi – dopo aver fatto lavorare la propria squadra – semplicemente nulla ha potuto contro questo Valverde stratosferico.
Van Avermaet 5,5
Il vincitore della Parigi-Roubaix si schiera in extremis anche al via della Liegi, corsa difficile da conquistare se non si è assistiti da una condizione eccellente; e questa – dopo i successi ottenuti nella prima parte della Campagna del Nord 2017 – sembra ormai in calo per il campione olimpico. Una corsa praticamente anonima quella odierna di Van Avermaet, che riesce comunque a tagliare il traguardo in coda al primo gruppo, undicesimo a 7” dal vincitore.
La corsa 5
La Liegi-Bastogne-Liegi 2017 non verrà certo ricordata come una delle edizioni più spettacolari nella gloriosa storia di questa corsa. Vuoi per il lutto straziante che ha colpito ieri il mondo del ciclismo, vuoi per un percorso che forse necessiterebbe di qualche ritocco, quest’anno la Decana delle Classiche non ha retto minimamente il confronto con le tre Monumento che l’anno preceduta (una tendenza che del resto si era già riscontrata nelle ultime stagioni). La quinta, il Lombardia, attenderà i corridori in ottobre; ora, spazio ai Grandi Giri.