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Ciclismo, E3 Saxo Bank Classic Harelbeke 2022: startlist e favoriti

Wout Van Aert - Foto Twitter

La stagione del pavè entra nel vivo con la classica di Harelbeke, storica corsa fiamminga che anticipa di 2 giorni la Gand-Wevelgem e di 9 il Giro delle Fiandre. Venerdì 25 marzo va in scena l’edizione numero 64 della corsa che inizia e si conclude ad Harelbeke, dopo un percorso di 203.9 chilometri tra i muri e il pavè delle strade fiamminghe.
Per gli specialisti del pavè è la prima occasione per testare la loro occasione in vista delle classiche monumento dei prossimi weekend, ovvero Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix.
Nell’unica prova stagionale corsa in queste zone, la Omloop Het Nieuwsblad, disputatasi un mese fa, vinse nettamente Wout Van Aert, che anticipò il gruppo dei migliori dove erano presenti fra gli altri Greg Van Avermaet, Oliver Naesen e Jasper Stuyven.

E3 SAXOBANK HARELBEKE CLASSIC: PERCORSO E ALTIMETRIA

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Per la condizione mostrata alla Parigi-Nizza, ma anche alla Milano-Sanremo pochi giorni fa, Wout Van Aert è dunque il favorito di giornata. Il belga, che ha ottenuto già 2 vittorie e 8 piazzamenti in Top 10 su dieci corse disputate in stagione, ha tutto per vincere questa corsa, dato che può permettersi sia di aspettare un eventuale sprint sia attaccare in prima persona. Il problema per l’idolo di casa è il fatto che sarà presumibilmente il più marcato dal gruppo e per lui sarà impossibile poter seguire tutti i corridori che cercheranno di attaccare da lontano.
Sarà supportato Tiesj Benoot e Christophe Laporte, con quest’ultimo che potrebbe anche giocarsi le sue chance in caso di problemi del capitano. Come sempre accade in terra belga la Quickstep porta uno squadrone con più uomini in grado di poter vincere queste corse. Su tutti Kasper Asgreen, campione in carica e vincitore anche dell’ultimo Giro delle Fiandre. Il danese non ha ancora vinto in stagione ma ha mostrato una ottima condizione alle Strade Bianche, chiusa al terzo posto.

Con lui ci saranno Davide Ballerini, che in queste latitudini ha già vinto, Florian Senechal, secondo classificato la scorsa edizione e Zdenek Stybar, che nonostante gli ormai 36 anni resta molto temibile in questi percorsi.
Il vantaggio della Quickstep sarà quello di poter correre con più punte, potendo provare azioni in momenti diversi della corsa e sulla carta potendo vincere con quattro corridori.
Un altro team che è ben fornito di corridori pericolosi è la Trek Segafredo, che può contare su Mads Pedersen e Jasper Stuyven. Il danese ex campione del mondo ha disputato un buona prima parte di stagione, vincendo alla Parigi-Nizza e chiudendo la Milano-Sanremo al sesto posto al debutto. Oltre al Mondiale del 2019, ha vinto sul pavè in varie occasioni, su tutte la Gand-Wegelvem del 2020 ed è per questo uno dei corridori più temibili.
Il belga è invece tornato a correre alla Classica di De Panne dopo essere stato costretto a saltare la Milano-Sanremo.
Anche per lui ci sono state varie vittorie in passato in queste corse e tanti piazzamenti, per cui il duo della Trek sarà da tenere in forte considerazione per tutti.
Appare temibile anche la TotalEnergies, che porta corridori del calibro di Peter Sagan, Anthony Turgis e Niki Terpstra. Lo slovacco da qualche stagione ha perso quello smalto che lo caratterizzava e non vince da tempo, ma in queste corse è chiaramente da considerare. Il francese viene invece dal secondo posto a sorpresa alla Milano-Sanremo e anche sui muri fiamminghi si è spesso piazzato. Curiosità invece per quanto potrà fare Matej Mohoric, vincitore della Sanremo lo scorso sabato che cercherà di testarsi senza troppe pressioni anche nelle corse del pavè.

Tra gli altri che proveranno a tentare l’assalto almeno ad un piazzamento vanno infine nominati Victor Campenaerts (Lotto Soudal), Alexander Kristoff (Intermarchè Wanty), Greg Van Avermaet e Oliver Naesen (AG2R Citroen), Gianni Moscon (Astana), Nils Politt (Bora Hansgrohe), Dylan Van Baarle e Jhonatan Narvaez (Ineos), Stefan Kung (Groupama FDJ), Stefan Bisegger e Michael Valgren(EF Education), Soren Kragh Andersen (DSM) e Sep Vanmarcke (Israel).

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