Calcio

Superlega, comunicato A22: “Continueremo il dialogo con le parti interessate senza minacce”

Pallone Champions League femminile
Pallone Champions League femminile - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Sviluppi Superlega. Il Tribunale di Madrid, con un’ordinanza notificata oggi ad A22 Sports Management, ha accettato di ripristinare l’ingiunzione emessa nell’aprile 2021 volta a protezione della Superlega, i suoi club e altri potenziali partecipanti da minacce e altre azioni da parte di UEFA e FIFA, progettate per impedire o ostacolare il progetto del nuovo torneo”. Inizia così la nota che celebra la sentenza odierna volta a proteggere la Superlega e i club coinvolti. “L’ingiunzione si applica anche alle Federazioni e Leghe affiliate alla UEFA/FIFA. Nella sua conferma, l’Alta Corte di Madrid ha sottolineato che la condotta di UEFA e FIFA contro il Superlega ‘non può essere giustificata come tutela degli interessi generali del calcio europeo’ ma potrebbe costituire “un abuso ingiustificabile da parte di chi detiene una posizione dominante”.

Il Tribunale di Madrid ha inoltre affermato che “la giustificazione della condotta della FIFA e della UEFA come tentativo di proteggere il modello sportivo europeo è una scusa inconsistente. Criteri di natura sociologica o culturale possono aiutare a contestualizzare la comprensione di un comportamento umano, ma non devono farci perdere la prospettiva quando si tratta […] dello svolgimento da parte di un imprenditore di un’attività economica all’interno di un mercato”. Secondo il Tribunale, i passi compiuti da UEFA e FIFA costituiscono “ostacoli tipici di modelli chiusi e anacronistici che non sono in linea con la libera concorrenza e il principio della libertà di impresa che prevale in Europa”.

Bernd Reichart, CEO di A22 Sports Management, ha dichiarato: “Accogliamo con favore la decisione del tribunale. Conferma che la posizione di monopolio della UEFA non può essere utilizzata per fare pressione o minacciare i club, giocatori o aziende desiderosi di innovare e rinvigorire la competizione nel calcio professionistico. Continueremo quindi il nostro dialogo con le parti interessate del calcio in un ambiente nuovo e più appropriato, libero da minacce e altri passi ostruzionistici intrapresi dalla UEFA e da altri organismi”.

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