Serie B

Serie B 2018/19, Lecce torna in A. Dramma Foggia, è Serie C

E son finiti anche gli ultimi 90 minuti di questo fantastico campionato di Serie B, i più intensi, drammatici per alcuni, commoventi per altri. Partiamo dal finale da favola del Lecce, che torna in serie A dopo 7 anni. I pugliesi erano partiti per salvarsi, ma con il tempo hanno scalato la classifica ed infiammato i propri tifosi con un gioco scoppiettante, divertente e soprattutto redditizio. Eppure ieri i 30mila del Via del Mare hanno tenuto il fiato sospeso per diversi minuti. Nonostante il piattone di Petriccione avesse acceso l’entusiasmo sugli spalti dopo pochi minuti, lo Spezia ha imposto il suo gioco ed ha avuto svariate occasioni per pareggiare la partita. Poi però è arrivato il solito timbro sul match di Andrea La Mantia, al 17esimo centro in stagione, ed è partita la festa di Liverani e compagni. A nulla è valso il gol di Capradossi, se non a rendere meno amara la sconfitta per gli aquilotti, che tuttavia raggiungono la penultima piazza valida per il torneo-promozione.  Per un Lecce che festeggia, c’è un Palermo che vede svanire i sogni di promozione diretta. Al Barbera finisce 2-2 col Cittadella. I rosanero dominano i granata nei primi 45 minuti, trovano il doppio vantaggio con le reti di Nestorovski e Trajkovski, ma nel secondo tempo si fanno rimontare dai veneti, che raccolgono un punto d’oro grazie a Diaw ed Adorni. L’11 di Venturato finisce all’ottavo posto, i siculi rimangono terzi, ma, come noto, hanno altri problemi che nulla hanno a che vedere con il calcio giocato.  Raggiungono gli spareggi promozione anche Pescara e Verona. I biancazzurri ritrovano la vittoria che mancava da un mese e mezzo. Contro la Salernitana sono decisive due prime volte in stagione, quelle di Bettella e Ciofani. Notte fonda per i campani, che giocheranno i play-out da quartultimi.

Gli scaligeri vincono invece in rimonta contro il Foggia. I rossoneri passano in vantaggio con Iemmello, dilapidano l’impossibile in contropiede e vengono puniti dalla doppietta di Di Carmine. Il match del Bentegodi è un po’ la fotografia dell’anno dei pugliesi, partiti con la penalizzazione, maledettamente spreconi in svariate occasioni e rocambolescamente costretti a salutare la categoria. I gialloblu trovano invece la sesta piazza e salvano momentaneamente una stagione che senza playoff sarebbe stata fallimentare.  A proposito di fallimenti, vince 3-1 il Perugia contro la Cremonese nel match delle grandi escluse dai play-off. Effimera la splendida doppietta di Vido, che permette solo agli umbri di congedarsi con una vittoria dal pubblico del Curi. I lombardi finiscono invece decimi in classifica, ma di certo i rimpianti sono relativi alla parte iniziale di stagione. Per concludere la carrellata sulle zone nobili della classifica, partita ricca di gol al Rigamonti, dove il Benevento, già sicuro del quarto posto, vince 3 a 2 contro le Rondinelle. Da segnalare il gol del sabato di Samuel Armenteros.  Quanto invece alla zona retrocessione, raggiungono la salvezza Crotone e Livorno, i primi con un perentorio 3-0 all’Ascoli già salvo, i secondi con un 1-1 all’Euganeo di Padova.  Si salva miracolosamente dalla serie C diretta il Venezia di Serse Cosmi. Qualche giorno fa il tecnico umbro aveva detto scherzando “Sono come la protezione civile, entro dopo i terremoti e risolvo la situazione”. E così è stato, per lo meno momentaneamente, anche questa volta. Gli arancioneroverdi erano sotto di 2 gol a Carpi (Cissè, Coulibaly), ma hanno ribaltato il match con una tripletta da urlo di Zigoni (l’ultimo gol nel recupero). Sarà dunque Venezia-Salernitana lo spareggio play-out…o almeno sembra.  E già perché la vicenda Palermo potrebbe riscrivere la classifica. La procura federaleha chiesto la retrocessione immediata dei rosanero, ma mancano ancora 2 gradi di giudizio. Si ritiene oramai probabile lo slittamento degli spareggi, ma ciò che speriamo tutti è che si torni presto a parlare solo di calcio giocato.

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