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Igor Tudor ha presentato Hellas Verona-Juventus in conferenza stampa, esponendosi sul valore tecnico dei bianconeri e sulle strategie pre-partita. L’attuale tecnico scaligero ha iniziato il proprio intervento riferendosi al proprio percorso in Veneto: “Si fanno correzioni, osservazioni per crescere giornalmente. Siamo sicuramente contenti della crescita, quella si può osservare. Siamo in un momento di fiducia, di consapevolezza delle nostre forze. Ci sono elementi nuovi, allenatore nuovo, è normale ci vogliamo un po’ di partite per capirci. Ora siamo in un momento in cui ci rendiamo conto di qualche pregio e di qualche difetto, con il tempo andrà sicuramente meglio”.
In seguito, Tudor ha proposto un commento trasparente sulla situazione della Juventus: “Cosa dire di un club che ha vinto 9 Scudetti negli ultimi 10 anni? Capisco che nel mondo di oggi le notizie durino dieci minuti, capisco la voglia di dipingere tutto nero o bianco. Si dimentica tutto facilmente e si cerca sempre di trovare l’esagerazione. Sono concentrato sulla mia squadra: per me è più facile preparare una partita così. Qualcuno, come Barak o Miguel Veloso, dovrà giocare ancora, ma è gente capace di ripetere un’altra prestazione di livello. Dovremo andare oltre le nostre possibilità”.
In chiusura, Tudor ha offerto una panoramica sul suo organico, dal punto di vista fisico e tattico: “Casale e Gunter hanno avuto dei problemini, vediamo come stanno. Ceccherini sta bene, Sutalo ha fatto bene, Magnani ha retto Beto e non era facile. Ora abbiamo cinque o sei giocatori che possono dare una mano dietro, ed è importante stare sul pezzo in quella zona. Ruegg gioca a destra e non a sinistra. Volevamo fare respirare Lazovic, che spende tanto. Penso che Tamèze abbia fatto bene in quel ruolo, anche se non è il suo, contro un giocatore forte come Molina. Non ricordo l’abbia sofferto. Poi l’abbiamo spostato dopo l’uscita di Sutalo per dare più spinta in avanti”.
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