Serie A

Roma-Juventus, Ranieri: “Dopo Genova voglio vedere una reazione d’orgoglio”

Claudio Ranieri, Roma 2018/2019
Claudio Ranieri - Foto Antonio Fraioli

Come si batte la Juventus? Determinazione e concentrazione. Sappiamo che abbiamo perso una buona chance a Genova ma è importante far vedere ai nostri tifosi la reazione d’orgoglio“. Queste le dichiarazioni di Claudio Ranieri nella conferenza stampa di presentazione di Roma-Juventus, match valevole per la trentaseiesima giornata del campionato di Serie A 2018-19. “Siamo lì, non dobbiamo lasciare nulla d’intentato. Ci sono tre partite a disposizione e la cosa è importante non lasciare il rammarico – ha sottolineato il tecnico dei giallorossi in sala stampa – Ho ancora due giorni per decidere la formazione. Sceglierò sempre per il meglio della squadra per quello che mi potrà dare tutta la rosa a disposizione nei 90 minuti“.

Poi sul futuro della squadra giallorossa: “Io una volta firmato sapevo che dovevo venire qui per un momento di bisogno della squadra. Per cui finisce il campionato, finisce il mio lavoro. È logico che mi sento di promuovere il progetto della squadra del mio cuore“. Poi l’elogio al lavoro del Liverpool di Klopp, una strada da seguire per tutte le squadre: “La determinazione e le caratteristiche di una squadra vengono marcate dal carattere dei giocatori. L’allenatore se ha una squadra di grande personalità riesce a tenere fuori il meglio. Il bello è quando si riesce a costruire una squadra a somiglianza dell’allenatore. Klopp sta facendo un lavoro stupendo perché ha dei giocatori che sposano al 100% la sua filosofia. C’è una grossa unione tra società, allenatore e giocatori“.

Su Edin Dzeko: “Lo vedo molto determinato, si allena sempre bene. Ci sta un anno dove non riesce a fare gol. Ma la sua voglia, la sua determinazione mi hanno sempre fatto scegliere lui perché è un giocatore importante per la Roma. Anche senza gol fa un gioco molto importante per la Roma“. Infine su Cengiz Under: “Questo ragazzo vede la porta come pochi, ha un gran tiro. L’infortunio gli ha fatto perdere sue qualità e caratteristiche che non sono espresse al massimo. Durante gli allenamenti si avvicina sempre più a centrare la porta. Quello che deve migliorare è cercare di chiudere la squadra, gli esterni devono rientrare. Se non rientra e non copre quella zona, il terzino rimane in un 2 contro 1. Deve migliorare nel recuperare posizione“.

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