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Il mercato della crisi toglie alla Serie A Donnarumma, Lukaku, Hakimi, De Paul, Cristiano Ronaldo. Tante stelle in meno, meno soldi e voti alti solo a due squadre: la Fiorentina, che prova ad insidiare le ‘Sette Sorelle’, e l’Atalanta che spende tanto e bene. Tra le sette big, la Roma è quella che ha speso di più, con il colpo Tammy Abraham in cima alla lista. Segue il Milan che porta a casa Maignan, Giroud, Florenzi oltre ai riscatti di Tonali e il prestito di Brahim Diaz. L’Inter ha acquistato calciatori forti ma ha perso due top player come Lukaku e Hakimi. Male la Juventus e il Napoli con pochi acquisti. La Lazio piazza in chiusura il colpo Zaccagni.
ATALANTA 7.5
La solita Dea. Vende i gioielli e ne compra altri. Ma la sessione estiva 2021 è la conferma del salto di qualità compiuto dalla società di Percassi. Non più una sorpresa, ma una big che spende tanto e strappa i sì dei talenti richiesti da mezza Europa. Demiral è il sostituto naturale di Romero, Musso è un upgrade rispetto a Gollini mentre Koopmeiners è l’alternativa perfetta di de Roon in nazionale Oranje, figuriamoci nel centrocampo di Gasperini. E poi due colpi importanti che allargano il parco alternative: Lovato una delle sorprese della scorsa stagione al Verona, Giuseppe Pezzella il migliore del Parma dello scorso anno e Zappacosta una sicurezza. Voto alto. Come al solito.
BOLOGNA 6
Mihajlovic ha avuto il centravanti che chiedeva da tempo: Marko Arnautovic, che si rituffa nel grande calcio dopo qualche anno in Cina. Da evidenziare il riscatto di Soumaoro e l’arrivo di Bonifazi. Per il definitivo salto di qualità servirà soprattutto la crescita dei vari Schouten, Svanberg, Barrow e Hickey. Anche perché uno dei big ha lasciato sul gong: Tomiyasu va all’Arsenal. La sensazione è che un passo in avanti, sia sempre accompagnato da uno indietro.
CAGLIARI 6.5
Radja Nainggolan inseguito un’estate non è arrivato. Al suo posto un altro centrocampista della Roma di Spalletti: Kevin Strootman. Il caso Nandez si è risolto con la permanenza del centrocampista. Dalbert e Grassi sono colpi funzionali e il botto di mercato è arrivato solo sul gong: Keita Balde.
EMPOLI 6.5
Colpi mirati per l’idea di Andreazzoli. Ismajli, Stojanovic, Marchizza, Zurkowski ma tutti in prestito. A titolo definitivo Henderson, reduce da una buona stagione in Serie B con il Lecce. Mentre i prestiti di Pinamonti e Cutrone offrono ad Andreazzoli due giocatori a caccia del rilancio dopo un passo falso di una carriera che sembrava indirizzata ad alti livelli. Tonelli aggiunge esperienza.
FIORENTINA 7.5
Ora o mai più. L’era Commisso è arrivata quasi ad un punto di non ritorno e la Fiorentina deve come minimo ridurre il gap che c’è con le prime sette del campionato. O addirittura rivoluzionare la tradizionale espressione delle ‘Sette Sorelle’. C’è tutto per essere l’ottavo incomodo anche perché Nico Gonzalez, Odriozola, Torreira, Nastasic sono colpi da big. Come del resto lo è la permanenza di Vlahovic. E il salto di qualità c’è stato anche in panchina con Italiano. Manca forse qualcosa sulle corsie basse in difesa e tra le alternative in attacco ma lo sforzo della proprietà c’è stato.
GENOA 5.5
Da valutare Buksa, buono il colpo Caicedo. Due difensori interessamenti come Vanheusden e Vasquez e Sabelli come laterale. Ma in compenso hanno lasciato Genova: Zappacosta, Pjaca, Perin, Scamacca, Shomurodov, Luca Pellegrini, Goldaniga. La squadra è indebolita.
HELLAS VERONA 4
La partenza negativa non è stata seguita da una reazione sul mercato. Anzi, parte il calciatore più forte: Mattia Zaccagni va alla Lazio e lascia l’Hellas con il solo Caprari come pezza. Non basta il ritorno di Ilic. Si rischia un passo indietro. Forse anche in chiave salvezza.
INTER 5.5
Difficile dare un giudizio. La proprietà è stata costretta al ridimensionamento e le partenze di Lukaku e Hakimi sono dolorose. Impossibile migliorare o evitare un passo indietro. Giusto quindi puntare sui fedelissimi del tecnico (Correa) e su giocatori perfetti per il suo gioco (Dzeko, Dumfries, Calhanoglu). Difficile fare di più con le risorse a disposizione. Ma se il voto è più che sufficiente per chi ha operato in quelle condizioni, il giudizio complessivo (inclusa la proprietà ) non può esserlo: la rosa è indebolita. A Simone Inzaghi il compito di farlo notare il meno possibile e l’inizio è ottimo.
JUVENTUS 5
La Juventus perde i 36 gol di Cristiano Ronaldo della scorsa stagione e li sostituisce con Moise Kean, che al Psg ha segnato 17 gol in 43 presenze. Dopo Morata, si prosegue sulla falsariga dei ritorni di lusso. Ma il trend non riguarda Pjanic. Positivo il colpo Locatelli al termine di una lunga telenovela. Anche un colpo in prospettiva: Ihattaren in sinergia con la Sampdoria. Ma la Juventus si scopre indebolita.
LAZIO 6.5
Rosa rivoluzionata per esigenza di cambio modulo e rinforzata, anche se non del tutto. Colpo Zaccagni sul gong ottimo, anche per le cifre: 10 milioni per un giocatore che ne vale il doppio per sostituire Correa e dimenticare il colpo sfumato di Kostic. Bene Basic mentre Pedro, Hysaj e Felipe Anderson sono funzionali per Sarri. Ciliegina sulla torta il giovane e talentuosissimo Luka Romero, arrivato da svincolato. Ma manca un difensore centrale e forse un’alternativa più credibile di Escalante al 34enne Lucas Leiva.
MILAN 5.5
Donnarumma e Calhanoglu via a zero è un durissimo colpo che incide sulla valutazione. Ma la società rossonera in estate ha acquistato calciatori forti. Maignan è più che affidabile, Giroud un campione, Pellegri una scommessa su cui puntare, Florenzi una buona alternativa a Calabria, Messias una suggestione da fine mercato che però non porta ad un miglioramento. Tutti aspettavano il ‘nome’ sulla trequarti e non è arrivato, si poteva fare qualcosa in più anche sulla corsia di destra. Pioli aspetta i salti di qualità di Tonali e Brahim Diaz, entrambi già a segno in questo avvio di stagione. Se il buongiorno si vede dal mattino, la crescita della rosa passerà anche dalle loro prestazioni.
NAPOLI 5.5
A parte Hysaj, Maksimovic e Bakayoko, il Napoli non ha venduto nessun big. Ed è una nota di merito. Ma Juan Jesus+Anguissa è un mercato fin troppo povero. Serviva di più, anche sul rinnovo di Insigne. L’unica speranza di miglioramento è Luciano Spalletti.
ROMA 6.5
Fare un gran mercato senza completare la rosa. Succede se nel corso dell’estate si perde uno dei migliori giocatori della rosa per infortunio (Spinazzola) e l’attaccante titolare (Dzeko). Un “mercato di reazione” per usare le parole di Mourinho. Promossi tutti gli acquisti: Vina, Shomurodov, Rui Patricio e soprattutto Abraham. Manca un vice Karsdorp e soprattutto un regista che doveva rappresentare la grande priorità per il salto di qualità . Poi i piani sono cambiati per forza di cose, ma il voto è più che sufficiente. Anche perché, a parte Dzeko, non è partito nessun big.
SALERNITANA 6
La rosa non è attrezzata per la Serie A. Ma l’acquisto di Simy (20 gol lo scorso anno) è un buon colpo. Ma i dati delle prime partite sono eloquenti: la Salernitana contro Bologna e Roma ha completato solo 109 e 91 passaggi. Manca qualità in mezzo al campo. Ma non era facile per la dirigenza dopo le vicende societarie di inizio estate.
SAMPDORIA 6
Via tre pezzi grossi come Jankto, Ramirez e Keita Balde. E mercato ridotto di fatto all’ultimo giorno di mercato: sinergia con la Juventus per i prestiti Ihattaren e Dragusin, c’è il colpo a sorpresa Caputo dal Sassuolo e il prestito di Ciervo dalla Roma.
SASSUOLO 6
Non si cambia strategia. Si investe sui giovani e in casa: si legge così il ritorno di Frattesi (uno dei migliori della scorsa Serie B) al posto di Locatelli, oltre a Matheus Henrique. All’ultimo giorno arriva anche Harroui ma parte Caputo: Raspadori e Scamacca si giocheranno una maglia da titolare in attacco.
SPEZIA 6
Persi Chabot, Piccoli, Pobega, Agudelo, Agoumè, Marchizza, Ismajli e Chabot. Arrivati Hristov, Amian, Colley, Nikolaou, Kovalenko, Reca, Antiste, Manaj, Salcedo, Bourabia. Ma soprattutto perso Italiano, con Thiago Motta chiamato ad una seconda impresa per il club con una rosa completamente rivoluzionata.
TORINO 6.5
Gli appelli di Juric sul mercato sono stati un “grido di disperazione” per usare le stesse parole del tecnico. Uno sfogo che ha dato la scossa necessaria al Torino che si è scatenato al gong del mercato: Zima, Praet e Brekalo (che colpo!). Oltre a Pjaca e Pobega. Manca qualcosa in difesa.
UDINESE 6
Un vero sostituto di De Paul non è arrivato. Piuttosto maggiori responsabilità (tecniche e di leadership) a Pereyra che comunque è un lusso per una squadra che cerca la salvezza. Silvestri è una buona soluzione per sostituire Musso, Samardzic è una scommessa importante. E occhio a Nehuen Perez, in prestito dall’Atletico Madrid ma subito pronto a vestire i panni del protagonista in difesa.
VENEZIA 6.5
Tanti acquisti ma la sensazione è che la rosa non sia ancora attrezzata per la Serie A. Caldara è un buon colpo: giocatore esperto in cerca del rilancio. E sul gong a sorpresa c’è anche Ampadu dal Chelsea. Da valutare Peretz a centrocampo e Thomas Henry che in Belgio ha segnato tanti gol. La Serie A però è diversa. La sufficienza al mercato però c’è.
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