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L’Inter soffre ma vince al Bentegodi, stacca sul Milan e tiene il passo della Lazio. Ma quanta fatica! I nerazzurri subiscono il Chievo per tutto il primo tempo e restano a galla soltanto grazie ad uno strepitoso Handanovic. Nella ripresa due lampi nel buio: Icardi e Perisic firmano un uno-due micidiale che taglia le gambe ai ragazzi di Maran, che riescono ad accorciare le distanze soltanto in pieno recupero grazie al neoentrato Stepinski.
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Chievo (4-3-1-2):
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Sorrentino 6
Sempre sull’attenti, anche a gioco fermo. Non può nulla in occasione delle due reti subita.
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Cacciatore 6
Antcipa, ferma e a tratti ridimensiona Perisic. Trova anche il tempo di farsi vedere dalle parti di Handanovic.
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Bani 6
Se gli si può rimproverare qualcosa, manca soltanto un po’ più di attenzione in fase di disimpegno.
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Tomovic 5.5
Prestazione nel complesso sufficiente, ma condivide responsabilità nella seconda rete ospite.
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Jaroszynski 6
Col tempo riesce a prendere le misure a Karamoh, a rubargli palloni ed a limitarne il raggio d’azione. Si prende anche la libertà di sfidare Cancelo: gli procura l’ammonizione (64’ Castro 5.5: inconsistente, non entra col piglio giusto per riprendere un match del genere).
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Rigoni 5.5
In fase difensiva fa fatica nel tenere le giuste distanze e ogni tanto appare indeciso sul da farsi. Più a suo agio palla al piede.
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Radovanovic 5.5
Tiene tutto sotto controllo, ma soltanto per i primi quarantacinque minuti. Ripiega spesso con leggero ritardo e lascia spazio da attaccare a Rafinha.
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Hetemaj 5.5
Parte bene, come tutta la catena di destra, per poi cedere alla morsa Brozovic-Perisic che lo mette in grande difficoltà .
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Giaccherini 7
Corre come un dannato, recupera palloni, indovina i dribbling, innesca le due punte e costringe Handanovic agli straordinari. Scatenato (68’ Birsa 6: porta freschezza e guida l’assalto del Chievo nel finale).
Inglese 6
Decisivo senza palla: se Giaccherini e Pucciarelli trovano lo spazio per offendere, il merito è anche il suo. Partita generosa anche in ripiegamento.
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Pucciarelli 6
Prima esplode un destro da fuori che si stampa sul palo, poi impegna Handanovic dopo aver eluso Skriniar. Sbarazzino, spensierato e sfortunato (83’ Stepinski 6.5) accorcia le distanze nel recupero e regala qualche minuto di fuoco al Bentegodi).
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All. Maran 5.5
Un super primo tempo non basta: Handanovic e un po’ di sfortuna fermano i suoi ragazzi, che rallentano nella ripresa e crollano con l’uno-due micidiale. La partita non dura soltanto quarantacinque minuti: il suo Chievo ha ostentato troppa sicurezza ed ha mancato di concentrazione.
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Inter (4-2-3-1):
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Handanovic 8
Solo nella prima frazione vola su Giaccherini, Cacciatore e Pucciarelli: se all’intervallo l’Inter non è ancora sotto, il merito è tutto suo. Soltanto per pochi minuti, non riesce a mantenere la porta inviolata per la terza partita consecutiva.
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Cancelo 5
Oggi non è in lui: manca la progressione, lo spunto, il cambio di passo. Esagera con alcuni tentativi di dribbling.
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Skriniar 5.5
Statuario sui palloni alti, ma i suoi limiti si palesano quando è chiamato a ripiegare all’indietro. La falcata di Pucciarelli è la sua spina nel fianco.
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Miranda 6
Allontana i pericoli senza andare per il sottile. Bravo nel tenere d’occhio Inglese.
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D’Ambrosio 6
Il Chievo spinge, e soprattutto affonda, soprattutto dalla sua corsia. Nella ripresa però trova l’episodio decisivo: è bravo a non cadere in fuorigioco e ad avere la lucidità di spalancare la porta ad Icardi.
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Borja Valero 5
Sterile in fase di possesso palla, inadatto a quella di copertura (76’ Vecino 5: perde il pallone che permette al Chievo di accorciare le distanze).
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Brozovic 6.5
L’unico vivo in una spenta Inter. Ci prova con qualche calcio piazzato, si inserisce con pericolosità e propizia la rete del vantaggio.
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Karamoh 6
Sprinta in ripartenza e prova a incunearsi tra le linee di maglie gialloblù. Nel primo tempo è il più pimpante dei suoi, nella ripresa dà il là alla seconda marcatura nerazzurra (68’ Santon 6: si piazza dietro e non incorre in eccessive difficoltà ).
Rafinha 6
Partita diesel in cui cresce alla distanza. Pian piano si avvicina ad Icardi, dialoga meglio con i compagni e finisce col fornire a Perisic un assist preziosissimo. Quando ha campo aperto convola a nozze.
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Perisic 6.5
Tanto fumo e poco arrosto, ma molto molto buono. Va via ad un ruvido Cacciatore solo un paio di volte, quindi capisce che per rendersi pericoloso deve tagliare il campo nell’alrea direzione: crea e conclude l’azione che vale il 2-0. Rimedia al suo pomeriggio opaco con un lampo di orgoglio e di prepotenza.
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Icardi 7
Spuntato, molle e solo. La zampata vincente arriva come un fulmine a ciel sereno. In un pomeriggio che era davvero iniziato male per lui e per tutta la sua Inter, il capitano nerazzurro riesce comunque a firmare il tabellino e a mettere il match sui binari giusti.
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All. Spalletti 6
Primo tempo da incubo. Poi scuote i suoi e arriva la grande reazione.