Serie A

Le pagelle di Lazio-Sampdoria 4-0, Serie A 2017/18

Stefan de Vrij
Stefan de Vrij - Foto Antonio Fraioli

LAZIO (3-5-1-1)

Strakosha 6
Poco impegnato, si fa trovare pronto sull’unico pericolo creato dalla Sampdoria respingendo senza problemi il tiro di Barreto.

De Vrij 6.5
Qualche amnesia di troppo negli ultimi tempi ne avevano minato le sicurezze, ma contro i doriani torna quello di un tempo. Preciso, puntuale e con il vizio del gol: il suo stacco di testa vale il raddoppio e chiude la contesa già nel primo tempo.

Radu 6.5
Con il passare degli anni sembra migliorare. Non sbaglia nulla, il romeno è praticamente perfetto; una partita di qualità e quantità la sua in cui non concede niente agli avversari. Si toglie anche il lusso di sfornare l’assist per il vantaggio laziale.

Caceres 6
Il gol di Firenze gli garantisce una maglia da titolare anche contro la Sampdoria. Una prova senza sbavature la sua anche se nel primo tempo Zapata e Caprari lo mettono in imbarazzo un paio di volte. Se la cava con l’esperienza.

Marusic 6
Schierato da Inzaghi sulla destra non riesce a spingere come al solito: sembra frenato, preoccupato più di difendere che di attaccare.

Parolo s.v.
Entra in campo, ma deve abbandonarlo subito per un problema muscolare. (Dal 18′ Lukaku 6: si piazza sulla sinistra, ma non è devastante come al solito: una prova di sostanza, senza voler strafare)

Leiva 6.5
Solita grinta in mezzo al campo, sdradica palloni e gestisce a proprio piacimento la manovra laziale. Puntuale anche negli inserimenti sfiorando il gol in due occasioni. (Dal 87′ Di Gennaro s.v.)

Milinkovic-Savic 7
Ha tecnica sopraffina e fisico imponente, caratteristiche che sfrutta al massimo per portare avanti la Lazio prendendosi gioco di Strinic. Abbina qualità e quantità anche se ha ancora qualche passaggio a vuoto.

Lulic 6
Parte da esterno, poi si sposta in mediana per sostituire Parolo. Corsa e quantità anche se non riesce a mettere la sua firma nelle azioni dei gol biancocelesti.

Felipe Anderson 6.5
Ci mette più grinta del solito, forse anche troppa visto come digerisce male la sostituzione. Sempre nel vivo del gioco, sulla destra dà vita a un bel duello con Praet. Gli manca l’ultimo passaggio, ma la sua prestazione è più che sufficiente.(Dal 79′ Nani
s.v.)

Immobile 7
A secco da due partite, il gol gli manca e si vede. Corre, si danna l’anima ma non è lucido. Cerca la rete per tutto il match, anche a costo di essere egoista ma quando si sbocca è una liberazione per lui e per tutto lo stadio. Due gol per festeggiare come si deve e blindare il titolo di capocannoniere.

All.Inzaghi 6.5
Schiera la Lazio senza Luis Alberto, squalificato, ma il risultato non cambia: non mette in atto rivoluzioni puntando su un gruppo consolidato. Viene ripagato dal poker che i suoi calano permettendogli di continuare a sognare la Champions

SAMPDORIA (4-3-1-2)

Viviano 6.5
Almeno 3 interventi prodigiosi a rendere meno amaro il passivo, si esalta contro gli attaccanti laziali ma nulla può su Milinkovic-Savic e de Vrij. Se la partita non finisce con un punteggio tennistico il merito è soprattutto suo.

Bereszynski 5.5
Schierato centrale nella difesa a tre, regge per un tempo cercando di metterci una pezza come può. Finisce per naufragare insieme ai suoi compagni di reparto nel finale.

Andersen 5
Il più in difficoltà della retroguardia doriana. Immobile è un cliente scomodo che lo costringe ad uscire spesso e volentieri dalla sua zona di competenza, lui cerca di reggere come può l’urto dell’attacco laziale palesando qualche limite tecnico.

Ferrari 5.5
Salva sulla linea un tiro di Leiva a botta sicura, ma è l’unico guizzo di una partita passata a subire le iniziative avversarie. Troppo statico così come tutta la difesa, non sembra in giornata.

Strinic 4.5
Colpevole, soprattutto sul primo gol quando perde il corpo a corpo con Milinkovic-Savic spianando la strada al vantaggio laziale. Troppo leggero in marcatura anche in occasione del secondo gol quando si lascia anticipare da de Vrij.

Barreto 5.5
L’unico a tentare il tiro verso la porta laziale, seppur senza troppa convinzione. Perde il duello con Leiva a centrocampo dove non trova le solite geometrie

Torreira 5.5
Soffre la fisicità di Leiva e Milinkovic-Savic finendo per rimanere ingabbiato. Non gli riesce quasi nulla, si innervosisce e finisce anche per prendere un giallo.

Praet 5.5
Sulla destra dà vita a un duello a suon di accelerazioni e scatti con Felipe Anderson. Il brasiliano è un cliente scomodo, finisce per subirlo troppo limitandosi a difendere la propria porta senza mai riuscire ad offendere.

Ramirez 5
Cerca la posizione giusta per tutto il match, senza mai trovarla. Vaga per il campo, sembra essere un corpo estraneo fino a quando Giampaolo decide di toglierlo. (Dal 66′ Linetty 5.5: entra quando i suoi sono già in svantaggio e non riesce ad incidere)

Caprari 5.5
Schierato un po’ a sorpresa nel tandem d’attacco con Zapata, cerca di farsi vedere con un paio di spunti ma senza incidere.(Dal 52′ Kownacki 5.5: i palloni che gli arrivano si contano sulle dita di una mano, difficile mettersi in mostra così)

Zapata 6
E’ l’unico a mettere in apprensione la retroguardia laziale facendo correre un paio di dì brividi sulla schiena di Strakosha. Gli manca la mira, ma non la volontà. (Dal 60′ Quagliarella 5.5: un paio di spunti, ma senza lasciare il segno. Mezzora per lui ma non si vede quasi mai)

All. Giampaolo 5
La sua squadra si scioglie fuori casa, un classico in questa stagione. Non è solo colpa sua, ma se non riesce a trovare un rimedio non può essere solo un problema dei calciatori.

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