Serie A

Milan, Mirabelli: “Errore unire fratelli Donnarumma. Gattuso tra i migliori al mondo”

Mirabelli - Foto Sportface

Massimiliano Mirabelli torna a parlare di Milan. L’ex dirigente rossonero è intervenuto al “Processo” su 7Gold e ha toccato i diversi argomenti tracciando un bilancio del suo operato. “Sono stati 15 mesi di grande impegno, sono onorato e orgoglioso di aver fatto parte di questo grande club. Ha avuto anni d’oro salendo sul tetto del mondo, gli ultimi quattro o cinque sono stati in sordina. Non abbiamo trovato un terreno fertile, abbiamo dovuto intervenire per cambiare alcune cose”. 

Sull’addio di Mr. Li, Mirabelli non sa dare spiegazioni: “Ci ha sorpresi tutti, ci sono da pensare tante cose. Ne so meno dei giornalisti, la proprietà andava oltre il mio ruolo. Erano assenti dal punto di vista comunicativo, avevano un’idea non europea”.

Poi Mirabelli fa autocritica e parla di rimpianti ed errori. “Unire i due fratelli Donnarumma è stato uno sbaglio. Non lo rifarei. Bonucci? Era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene. Pensavamo chiudesse la carriera al Milan. Il rimpianto è Aubameyang. Avevamo bisogno di creare un giovane zoccolo duro nella squadra, avevamo speso 160 milioni ma una squadra non si rivoluziona con un solo mercato”.

Chiave di svolta della scorsa stagione è stato il passaggio di testimone in panchina tra Montella e Gattuso. “Era giusto dare fiducia a Montella perché aveva portato il Milan in Europa League. Rino è visto da tutti come un personaggio dalla grande grinta ma è un allenatore innovativo. Uno dei più bravi al mondo, è sottovalutato. Sa insegnare calcio, ha cambiato la squadra da cima a fondo”. 

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