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Milan da favola, Atalanta da rivedere: da quel 5-0 è cambiato un mondo

Davide Calabria
Davide Calabria - Foto Antonio Fraioli

Fine dicembre 2019, il Covid non c’era ancora e il Milan toccava uno dei suoi punti più bassi. Al Gewiss Stadium finì con un clamoroso 5-0 e l’Atalanta lanciava da lì la sua corsa verso lo scudetto sfiorato addirittura nella notte di luglio contro la Juventus, i rossoneri raccoglievano i cocci di un disastro, evitavano l’esonero di Pioli e costruivano da lì un vero e proprio miracolo sportivo. Già, perché la risalita di quella squadra, capace di vincerle tutte o quasi nel post-Covid e di arrivare seconda l’anno scorso, adesso è una certezza e la nuova vittoria sul campo della Dea lo sta a testimoniare.

Un successo che fa il paio con quello dello scorso anno, in quel drammatico spareggio in cui bastava il pareggio ma arrivò una nitida imposizione. La firmò (anche) Kessie, che stasera dopo l’espulsione che ha rovinato la serata con l’Atletico al Milan torna a essere leader del centrocampo. E dopo pochi mesi il risultato è lo stesso: il Milan vince giocando meglio, l’Atalanta va in tilt e deve rivedere tante piccole cose che sembrano non funzionare più come succedeva invece l’anno scorso. A cominciare dalla quadra in attacco, dove ruotano troppi uomini senza che si riesce a trovare una quadra definitiva.

Ma il palcoscenico se lo prendono i rossoneri: se segni dopo 28 secondi dal via non è un caso, e Calabria può esultare anche per la convocazione in Nazionale per le Final Four di Nations League, se segni poco prima dell’intervallo vuol dire che fisicamente stai bene, se Leao si inventa questi gol è davvero tutto perfetto. Un po’ di paura nel finale con le due reti dei bergamaschi, tardive e comunque casuali per due errori difensivi di Messias, unica nota stonata rossonera. La vittoria è meritata e vale il secondo posto in classifica a due soli punti dal Napoli: lo scudetto non può più essere un tabù.

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