Un Milan aggressivo, bello da vedere, con l’autostima dei suoi interpreti giunta finalmente ad un ottimo livello. La squadra rossonera – ora sì coerente con le idee di Paulo Fonseca – supera 3-0 l’Empoli e lo fa grazie al gol di Morata e alla doppietta di un Reijnders sempre più leader tecnico. Non era scontato visto che prima di stasera erano tre i punti a separare le due squadre. I toscani a San Siro hanno le idee chiare, cercano di costruire e proporre gioco, ma stasera a San Siro la versione di Leao e compagni è quella dei tempi migliori. E adesso anche la classifica piace di più: 22 punti, a tre lunghezze dalla Juventus. I piani alti sono ancora lontani, ma il campionato è lungo.
Fonseca sfoggia un 4-2-3-1 con la sorpresa Musah a destra, mentre Morata guida l’attacco. Ed è lo spagnolo a sbloccare il risultato: al 19′ Leao calcia in area, la respinta è preda dell’ex Juventus che in girata col destro batte l’ex Vasquez sul primo palo. Il Milan fa un monologo nei primi venti minuti, ma rischia qualcosa al 24′ quando Colombo di testa anticipa Maignan senza però riuscire ad indirizzare il pallone verso la porta. Un minuto dopo il Milan prova a raddoppiare con l’intuizione del campione: Theo Hernandez vede Vasquez fuori dai pali e tenta di sorprenderlo con una punizione dalla lunghissima distanza, ma il pallone è alto. Ben più nitida l’occasione sui piedi di Pulisic che al 29′ in area non riesce ad inquadrare lo specchio con un sinistro in caduta. Il Milan fa la partita sui recuperi alti: l’Empoli cerca di costruire, ma viene spesso soffocato dalla pressione rossonera.
Non è serata per la squadra ospite, che nella ripresa colpisce una traversa con Maleh. In quel momento il risultato era già sul 2-0. La firma del raddoppio al 44′ è di Reijnders, abile a sfruttare un duello aereo di Viti e Morata: il centrocampista si coordina alla perfezione e con una magnifica girata col destro realizza il secondo gol rossonero. Al 64′ è ancora Reijnders a fare festa, regalandosi la doppietta con un tiro dal limite che cancella anche lo zero sotto la statistica dei gol da fuori area. Il Milan era l’unica squadra a non aver trovato la rete dalla distanza e l’ultima risaliva allo scorso maggio, quando fu proprio Reijnders a punire il Cagliari. Nel finale c’è spazio anche per Camarda: la carta d’identità recita 17 anni, ma il tentativo di rovesciata all’86’ dimostra una personalità da veterano. Il gol arriverà , ma il futuro è suo. E forse anche del Milan di Fonseca.