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Lotta Champions League: Juventus, calendario più duro. Le romane non hanno margine d’errore

Cristiano Ronaldo - Foto Antonio Fraioli

Si accende a dieci giornata dalla fine la corsa per la conquista dei piazzamenti Champions. Dieci giornate dalla fine, ma non per tutte le squadre: Juventus-Napoli e Lazio-Torino saranno le partite che faranno maggiore chiarezza circa gli obiettivi delle squadre coinvolte in queste partite, ma anche delle altre squadre, che assisteranno con grande attenzione. Tutte coinvolte, da Milan a Lazio: sei squadre per soli tre posti.

Di seguito gli scontri diretti tra le squadre coinvolte in questa bagarre:

7 aprile: Juventus – Napoli
18 aprile: Atalanta – Juventus
18 aprile: Napoli – Inter
21 aprile: Roma – Atalanta
21 aprile: Napoli – Lazio
25 aprile: Lazio – Milan
9 maggio: Juventus – Milan
12 maggio: Inter – Roma
16 maggio: Juventus – Inter
16 maggio: Roma – Lazio
23 maggio: Atalanta – Milan

Dal punto di vista del calendario, la Juventus ha il percorso sulla carta più difficile essendo 4 gli scontri diretti che deve ancora affrontare, mentre tutte le altre ne hanno tre. Pirlo, tuttavia, potrebbe usufruire di un “bonus” alla penultima giornata considerando che l’Inter, molto probabilmente, avrà già vinto il campionato: non è però scontato che i nerazzurri mettano anima e corpo in campo per impedire agli acerrimi rivali di conquistare l’Europa che conta.

Il Napoli finirà i suoi scontri diretti il 21 aprile, dopo aver affrontato in tre giorni Inter e Lazio, da lì in poi avrà un calendario in discesa fino alla fine. Il 21 aprile si conteranno i punti di distacco dalla zona Champions e si capirà se Gattuso può farcela o se avrà di nuovo perso contatto.

Il Milan al contrario gli scontri diretti li ha tutti alla fine ed è costretto a fare bene da qui al 25 aprile. I rossoneri affronteranno nelle prossime quattro Sampdoria, Parma, Genoa e Sassuolo. Fare bottino pieno significherebbe scavallare quota 70 punti, rendendo le ultime partite una mera formalità per la qualificazione. Al contrario ogni punto perso peserà tantissimo e potrebbe portare a maggiori pressioni all’interno dei big match che occupano la parte finale del campionato.

L’Atalanta macina sempre tanti punti negli sprint finali e non ha di certo paura degli scontri diretti che le mancano: la banda di Gasperini raramente ha deluso negli scontri diretto a livello di gioco. Un leggero fastidio per i bergamaschi potrebbe essere l’impegno della finale di Coppa Italia del 19 maggio, a soli 4 giorni dalla sfida probabilmente decisiva con i rossoneri.

Se Milan-Juve-Atalanta-Napoli riprendessero una marcia ad alta media punti, senza fallire contro le medio-piccole, 80 punti diventerebbe la quota minima per il quarto posto. Una quota che renderebbe proibitiva ogni singola speranza per Roma e Lazio, rispettivamente distaccate di cinque e sei lunghezze dal quarto posto. Maggiori speranze per i biancocelesti, anche se tre punti nel recupero contro il Torino, affamato di punti in ottica salvezza, sono tutt’altro che scontati. Per il resto il margine d’errore per entrambe è ridotto a zero a differenza delle quattro sopracitate che, al contrario, possono permettersi un paio di passaggi (anche se non consigliati) a vuoto.

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