Serie A

Lazio, caso tamponi Covid: cosa rischiano il club e il presidente Lotito

Il presidente della Lazio Claudio Lotito - Foto Baldinacci/Sportface

Sono ore di attesa spasmodica in casa Lazio per conoscere le richieste del procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, in merito al caso tamponi che ha coinvolto il club biancoceleste tra ottobre e novembre scorsi. Secondo quanto riportato sulle pagine della Gazzetta dello Sport, la Procura della Federcalcio potrebbe chiedere tra gli 8 e i 1o punti di penalizzazione per la società del presidente Claudio Lotito, per il quale invece potrebbe essere avanzata la richiesta di un anno di inibizione (con più di 10 mesi di inibizione il patron biancoceleste decadrebbe dal suo ruolo di consigliere federale).

Quello di oggi è soltanto il primo passo. Dopo le richieste di Chiné ci sarà il verdetto di primo grado, a cui seguiranno molto probabilmente il secondo grado alla Corte sportiva d’Appello e il terzo al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Insomma, un iter che si preannuncia piuttosto lungo. La Procura federale contesta al club le mancate comunicazioni alle Asl della positività di alcuni giocatori del gruppo squadra. Sotto la lente di ingrandimento due partite di Champions League (contro Bruges e Zenit) e quelle di campionato contro Torino e Juventus. Nel processo, scrive La Gazzetta dello Sport, non sarebbe in discussione lo 0-3 a tavolino nonostante sia stato lo stesso club granata a contribuire all’apertura dell’inchiesta.

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