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Juventus-Napoli adesso è sempre più un rebus: la partita fantasma che rischia di non giocarsi

Lorenzo Insigne - Foto Antonio Fraioli

Il recupero di Juventus-Napoli diventa sempre più un rebus. La famosa partita della terza giornata di questo pazzo campionato, in programma lo scorso quattro di ottobre alle 20:45, non si giocò per le note vicende dell’Asl campana che bloccò il Napoli per via delle positività di Zielinski ed Elmas. In un primo momento fu dato il 3-0 al tavolino, ma il Collegio di Garanzia dello Sport ha ribaltato la sentenza di primo e secondo grado della Figc: la partita si deve giocare. Sì, ma quando? Ed è la domanda che aleggia ormai da mesi, ma nessuno sa darsi una risposta perché, al momento, la risposta non esiste. 

COPPA ITALIA – Il calendario del campionato si interseca con quello delle varie Coppe, tra cui la Coppa Italia. La situazione è molto semplice: i primi due slot a disposizione, 2-3 febbraio e 9-10 febbraio, per poter recuperare la partita sono andati in frantumi. Perché coincidono con le semifinali di andata e ritorno di Coppa Italia che la Juventus giocherà con l’Inter, e che il Napoli spera di giocare qualora battesse lo Spezia. Nel caso in cui sia Napoli che Juventus non si fossero qualificate per le semifinali si sarebbe potuta recuperare in una di quelle due date, ma l’ipotesi è subito naufragata con la qualificazione della Juventus al penultimo atto della Coppa Nazionale.

COPPE EUROPEE – E allora non resta che tuffarsi nei meandri della Champions League e dell’Europa League dove Juventus e Napoli sperano di essere protagoniste. I ragazzi di Pirlo affronteranno il Porto negli ottavi di finale (andata 17 febbraio, ritorno 9 marzo) mentre i partenopei se la vedranno con il Granada (andata il 18 febbraio, ritorno il 25) nella seconda competizione europea per ordine di importanza. Ed è qui che arriva il paradosso: se Juventus e Napoli andranno avanti nelle rispettive manifestazioni il recupero diventa sempre più un’utopia. Per sperare di poter giocare il big match di campionato le squadre devono uscire dalle Coppe Europee. Prima ipotesi: se il Napoli perde con il Granada la partita con Ronaldo e compagni si recupererà mercoledì 17 marzo, ma se il Napoli dovesse andare avanti e qualificarsi per gli ottavi di Europa League, per poter recuperare questa ‘benedetta partita’, entrambe le squadre dovrebbero uscire dall’Europa (perché dagli ottavi di Europa League in avanti le date tra le due manifestazioni coincidono).

MAGGIO – E se una tra Juventus e Napoli, o magari tutte e due, dovessero arrivare in finale di Champions League o Europa League? A quel punto la situazione diventerebbe ‘drammatica’: rimarrebbe un solo slot a disposizione, mercoledì 19 maggio, tre giorni prima dell’ultima giornata di campionato, non il massimo della regolarità. E attenzione, non è detto che si possa, perché in quella serata si disputerà la finale di Coppa Italia. E basterebbe che una tra Juventus e Napoli sia qualificata per l’atto finale che salterebbe anche l’ultimo piano di recupero ‘regolare’. Poi solo situazioni di emergenza che negli ultimi anni non sono mai state concesse: far giocare la partita nella sosta Nazionale di marzo (ma immaginatevi le polemiche visto che ci sono le qualificazioni Mondiali…) o addirittura incastrandola tra un impegno e l’altro con meno di 72 ore di riposo, magari facendo giocare tre partite in quattro giorni. Altre possibilità, al momento, non se ne vedono. Se Juventus e Napoli, basta solo una delle due, va in fondo in Coppa Italia e contemporaneamente in una delle Coppe Europee la partita non si potrebbe recuperare. Una situazione paradossale.

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