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Il Napoli ingrana la terza in campionato e serve il poker alla Salernitana. Dopo la Sampdoria e il Bologna, anche i campani valgono tre punti per gli azzurri, che così adesso possono tornare in carreggiata dopo la pesante sbandata di dicembre. Spalletti rialza la testa in un gennaio che negli anni scorsi non gli aveva portato bene e, al di là del pareggio contro la Juventus con una rosa decimata, ci sono solo vittorie in campionato, con l’unico pesante scivolone in Coppa Italia nel 2-5 che ha sancito l’eliminazione contro la Fiorentina.
Poco male, perché l’obiettivo principale è quello di entrare in Champions, ma per la verità gli azzurri si sono riportati lì sotto anche per quanto riguarda la lotta scudetto. Non è certo un imperativo categorico per gli azzurri, ma finché le cose vanno bene è bene perseverare. Orfani ancora di Osimhen, che di certo non è il caso di rischiare contro l’ultima della classe, i partenopei passano in vantaggio nel primo tempo con Juan Jesus, che torna al gol dopo un’eternità . L’improvviso pareggio targato Bonazzoli, arrivato su un errore della difesa, è l’unica nota negativa, visto che già prima dell’intervallo Elmas si procura un rigore leggerino che viene calciato alla grande da Mertens. Nella ripresa, poi, gli azzurri dilagano: Rrahmani subito rientrati in campo, Insigne ancora su rigore riuscendo a risolvere il rapporto conflittuale con questo fondamentale. E con il contestuale rosso a Veseli, che di fatto rovina la partita dei suoi in lungo e in largo, per la squadra di Colantuono è notte fonda. Ma saranno altre le partite da vincere per una difficilissima salvezza. Gli azzurri, intanto, si godono quest’ottimo momento e rilanciano le proprie ambizioni cancellando le difficoltà di fine 2021.
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