Fiorentina, Commisso tuona: “Politica sta rovinando l’Italia, stadio alle mie condizioni. Non metto soldi sul Franchi”

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha incontrato la stampa di Firenze facendo il punto della situazione sulla questione stadio e parlando come sempre con grande franchezza. “C’è troppa burocrazia, la politica sta rovinando l’Italia con cose che negli Stati Uniti non esistono – afferma il patron viola – Ho grande rispetto di Nardella, ma il progetto del nuovo Franchi è suo e non mio, non ci metterò un penny. La città di Firenze è bellissima, lo stadio no e se all’epoca fosse stato accettato il progetto Casamonti a quest’ora sarebbe finito, invece quando è stato fermato dal sovrintendente nel 2019 è stato sbagliato non fare una guerra. Il Franchi non è un monumento.”
Commisso comunque non vuole mollare o disimpegnarsi: “Dovremo aspettare almeno altri quattro anni, abbiamo dimostrato di investire nella Fiorentina e le perdite senza uno stadio di livello si pareggiano solo arrivando in Champions. Noi vogliamo crescere ogni anno, sono sempre disponibile a realizzare lo stadio ma solo alle mie condizioni. Intanto è quasi un anno che sto domandando dove andremo a giocare e quanto sarà l’affitto.”
