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Altro segnale di forza: Milan a 28 punti, Torino ko. Napoli, Inter e Juve avvisate

Stefano Pioli
Stefano Pioli - Foto Marti

Un anticipo per mettere pressione, continuare la marcia, mantenere un’imbattibilità che step dopo step sembra essere sempre più una seria candidatura. Il Milan vince ancora, batte il Torino per 1-0 e si porta a 28 punti, +3 momentaneamente dal Napoli. Ora la parola passa a Spalletti, Inzaghi e Allegri: se non ci saranno risposte, sarà fuga. Decide un gol di Olivier Giroud che nel primo tempo si regala una rete che permette al francese di diventare il secondo giocatore del Milan nell’era dei tre punti a vittoria a segnare in tutte le sue prime tre presenze casalinghe di Serie A. Un gol che consente al Milan di centrare la sesta vittoria consecutiva in campionato, come solo una volta è capitato nella gestione Stefano Pioli, tra luglio e ottobre 2020 mentre il quinto successo consecutivo in casa mancava addirittura dal 2014, con Clarence Seedorf alla guida.

Nove vittorie e un pareggio nelle prime dieci, come nel 1954 con Bela Guttmann. La prestazione non è stata in linea con lo standard offerto nelle ultime due stagioni. Un Milan meno spettacolare, ma enormemente più cinico e solido contro la fisicità di un Torino che ha messo in difficoltà tutte le big incontrate. Un’altra partita sporca in cassaforte, con pochi rischi (gli unici con Sanabria, prima con parata di Tatarusanu, poi con tocco porta sbagliato da calcio d’angolo nel finale). Un lampo di Giroud basta per mettere pressione e lanciare un segnale al campionato: Tonali calcia un corner dalla destra sul quale arriva Krunic, spizzata di testa sul secondo palo per Giroud che mette dentro da due passi per il gol partita. Qualche minuto per Zlatan Ibrahimovic che tocca pochi palloni e cade in area: non c’è rigore per l’arbitro. Slitta l’appuntamento con il gol numero 150 gol in Serie A e 400 nei campionati nazionali in cui ha giocato in carriera. Ora il prossimo turno offre la Roma di Josè Mourinho a caccia di certezze negli scontri diretti. Secondo miglior attacco e seconda miglior difesa. In classifica, invece, è primo posto indiscusso.

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