Calcio

Pallone d’oro, France Football sigla la partnership con la Uefa: la cerimonia può spostarsi da Parigi

Pallone d'Oro - Foto لا روسا - CC-BY-SA-4.0

Lionel Messi ha vinto il suo ottavo Pallone d’oro e per la prima volta è stato incoronato un calciatore che non gioca più in Europa (anche se i voti erano limitati alla stagione 2022/2023). Ma a pochi giorni dalla premiazione, il premio individuale più ambito del calcio torna a vivere una svolta ‘europea’. Il gruppo Amaury, proprietario di “France Football” e “L’Équipe”, ha deciso di stringere una partnership con la UEFA, a partire dal 2024, per l’organizzazione della cerimonia del Pallone d’Oro. Come spiega L’Equipe, contrariamente all’accordo stipulato con la FIFA dal 2010 al 2015, il nome del trofeo non cambia, né il sistema di voto. France Football quindi manterrà la gestione dei voti (100 giornalisti internazionali, 50 per le donne), nonché tutta la parte editoriale che circonda l’evento.

“Siamo molto felici di collaborare con la UEFA per co-organizzare il Pallone d’Oro”, spiega Jean-Étienne Amaury, direttore generale del gruppo Amaury. “C’è una storia comune tra noi, perché il Pallone d’Oro è stato creato nel 1956, un anno dopo la Coppa dei Campioni, di cui L’Équipe è co-ideatrice. La cerimonia si è evoluta e si è ormai diffusa su scala globale. Una partnership con la UEFA ha perfettamente senso perché è un attore globale, che può riunire i giocatori e le figure più importanti di questo sport. Accelereremo ora il profilo internazionale di questa cerimonia. Abbiamo sentito un entusiasmo sia da parte del suo Presidente Aleksander Ceferin che delle squadre, che ci ha convinto”.

Sparisce quindi il UEFA Best Player in Europe Award, che la Uefa assegna dal 2011 parallelamente al Pallone d’oro. “Manterremo il President’s Award, quello di miglior giocatore della Champions League e miglior giocatore degli Europei. Tutto il resto lo faremo con il Pallone d’oro”, conferma il presidente Aleksander Ceferin. Non si esclude una formula itinerante per l’organizzazione della cerimonia, che nel 2024 sarà a Parigi, ma domani chissà. “Dal 2016 l’evento si svolge a Parigi, ma abbiamo parlato con Aleksander della possibilità di farlo ora in altre capitali europee”, assicura Jean-Étienne Amaury. “Non accadrà nel 2024, perché resteremo a Parigi per questa edizione. Ma successivamente potrebbe esserci la possibilità di spostare la cerimonia”, conclude.

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