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Marco Rossi: “Fiero di essere italiano, Ungheria come una seconda patria”

Marco Rossi
Marco Rossi - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

“C’è grande soddisfazione per la vittoria contro la Germania. Stiamo riuscendo a dare continuità, nonostante la differenza di valori con le altre squadre. Speriamo di proseguire così fino a lunedì sera”. Queste le parole del c.t dell’Ungheria Marco Rossi in vista del match con gli azzurri in programma lunedì sera, che sarà decisivo per l’accesso alle Final Four di Nations League. “Contro l’Italia sarà una partita diversa dalle altre. Sono fiero di essere italiano, in Ungheria ho trovato una seconda patria. La speranza è di giocare una grande partita contro gli azzurri”. Il c.t italiano ha aggiunto “L’Ungheria non è solo Szoboszlai, siamo una squadra organizzata. Abbiamo delle qualità importanti, ma la nostra forza è il collettivo. Sono un allenatore pragmatico, tutti gli allenatori nuovi vogliono giocare come Guardiola, ma non è semplice farlo”.

Rossi si è poi complimentato con il c.t Roberto Mancini: “Gli allenatori bravi sono quelli che esaltano il materiale a disposizione. Mancini è tra i migliori al mondo in questo. Non ho sentito Roberto recentemente, ma lui è capace di trovare tante risorse dal campionato italiano. Ho visto il primo tempo della partita contro l’Inghilterra e l’Italia ha fatto una grande prestazione – ha aggiunto – Rimane una delle nazionali più forti al mondo. Come limitare Raspadori? Dipende da dove lo metterà in campo”. L’allenatore italiano ha poi concluso con una battuta su un suo possibile approdo in Serie A: “Non mi cercherebbe nessuno – ha sottolineato scherzando – Allenare una nazionale non è come allenare un club. Se dovesse arrivare un’offerta la valuterei serenamente, ma sono contento dove sono”.

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