[the_ad id=”10725″]
Il Napoli, nei prossimi nove giorni, affronterà tre partite importanti tra campionato e Champions. Domani dovrà vedersela col Chievo, da sempre bestia nera per i partenopei, e la prossima settimana incontrerà in casa il Benfica per il secondo turno della massima competizione europea e poi l’Atalanta. Eppure né il tour de force, né un possibile – anzi, più che probabile – turn over sembrano essere al centro dell’interesse comune e dell’attenzione.
LA RABBIA DI SARRI – Le polemiche rubano sempre la scena, ma le voci sul gelo tra Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis sembrano più che fondate. A turbare l’armonia e la quiete, sempre in bilico quando i personaggi hanno una forte personalità, fra allenatore e presidente sono stati i due errori arbitrali avvenuti durante Genoa-Napoli: Damato non concede due rigori netti agli azzurri e Sarri va su tutte le furie. La collera dovuta, in un primo momento, alle decisioni discutibili dell’arbitro pugliese si è poi trasformata in disappunto nei confronti della società, che non solo non è intervenuta e non ha preso provvedimenti in merito, ma non si è nemmeno schierata dalla parte di Sarri. In più, l’allenatore, ha voluto sottolinare che il fatturato di gran lunga superiore di altri club, in lizza per lo scudetto, gli concede la libertà di non portare il Napoli a livelli elevati e, soprattutto, alta in classifica.
LA RISPOSTA DI DE LAURENTIIS – Dal canto suo, il presidente – che si trova in Cina per affari – non ha lasciato correre e con un comunicato ha tentato di smorzare un po’ i toni. Il risultato, però, è stato esattamente l’opposto: De Laurentiis, che non protesta per errori arbitrali da quel match contro il Dnipro avvenuto due anni fa in Europa League, ha fatto intendere che una squadra forte e con la mentalità vincente riesce ad affrontare qualsiasi difficoltà, senza alibi e giustificazioni. Per quanto riguarda il mercato, ha voluto rimarcare che la cifra spesa (intorno ai 128 milioni) ha regalato ai tifosi e al mister una formazione più che competitiva.
Le frecciate mediatiche fra i due si sono placate con la replica di De Laurentiis, ma il gelo resta: il tecnico oggi avrebbe potuto spegnere ogni contrasto presenziando nella consueta conferenza pre-partita e chiarendo la situazione, invece Sarri si è chiuso in un religioso silenzio e non ha voluto parlare con i giornalisti. Tutti i tifosi, che hanno piena fiducia nei confronti del tecnico, si augurano che il battibecco si sia concluso così, a suon di dichiarazioni e comunicati, ma se Sarri dovesse rendersi conto di non avere più l’appoggio della società, il braccio di ferro fra i due potrebbe finire male.