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L’Iran ritrova il sorriso: vittoria last minute ma meritata sul Galles. E per gli ottavi spareggio con gli Usa

Mehdi Taremi
Mehdi Taremi, Iran - Foto LiveMedia/Nigel Keene/DPPI

Il Galles è la prima vittima dei maxi recuperi dei Mondiali in Qatar 2022. Il per nulla positivo arbitro Escobar ne assegna nove, all’ottavo di questi si scrive la storia con il gol di Rouzbeh Cheshmi che con un gran tiro da fuori porta avanti l’Iran contro i britannici. E un minuto dopo la chiude anche Ramin Rezaian, è 0-2, è vittoria iraniana che a questo punto si giocherà contro gli Stati Uniti l’incredibile grande chance di approdare agli ottavi di finale.

Il sogno di un popolo oppresso da un regime, il calcio come valvola di sfogo. L’esordio con l’Inghilterra era stato drammatico: 6-2 pesante, Queiroz contestato per le scelte di formazione, la squadra che lancia un messaggio clamoroso non cantando l’inno nazionale. Tutto contro, una polveriera, ma ecco che come d’incanto il bis Mondiale regala solo sorrisi e il ct, richiamato a gran voce l’anno scorso, torna a essere una sorta di leggenda nazionale dopo questo successo meritatissimo.

I giocatori cantano l’inno, seppur sottovoce e in modo assai composto, in campo fanno vedere voglia e tanta veemenza, annichilendo invece i gallesi che speculano dal primo all’ultimo minuto. E quando il portiere Hennessey per una follia viene espulso (col Var, assurdo come ce ne sia stato bisogno), la sofferenza diventa troppa, e il recupero extralarge non aiuta. Così, la squadra di Page è ko in extremis e quasi fuori dai Mondiali, visto che dovrebbe battere verosimilmente l’Inghilterra per sperare.

L’Iran, invece, è padrone del proprio destino, e la sfida decisiva è quasi da film, visto che la rivale saranno gli Stati Uniti in una partita che si preannuncia come tesissima. Insomma, Iran che ritrova il sorriso, il tutto però senza che l’occidente debba raccontare solo il lato bello del paese dell’Asia Minore. I problemi in patria sui diritti e sulla condizione delle donne restano: la squadra vince in campo e si concentra giustamente sul gioco, ma l’opinione pubblica non abbassi la guardia.

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