Calcio

Milan, Adriano Galliani: “Mario Balotelli? È in campo che non va”

Mario Balotelli - Milan 2015/2016 - fotomenis.it

Per una volta che fa il bravo ragazzo, non riesce più a far brillare gli occhi ai suoi tifosi. Ecco la strana storia dell’attaccante del Milan Mario Balotelli, bad boy redento ma dal talento in naftalina. L’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani ha provato a dare una spiegazione del momento che sta vivendo l’ex calciatore del Manchester City: “Balotelli si comporta perfettamente fuori dal campo, ma in campo non sta rendendo come speravamo. Mi auguro che si riprenda e torni a far vedere le cose che faceva anni fa”. Queste le dichiarazioni dell’ad del Milan prima del fischio di inizio della partita contro in casa del Chievo Verona, valida per la 29esima giornata di serie A, ai microfoni di Mediaset Premium.

Sono lontani i tempi in cui Balotelli combinava guai e se ne vantava  sfoggiando l’ironica maglia: “Why always me?”. Il bravo ragazzo Mario ha archiviato le marachelle ma in campo non riesce più a essere quell’attaccante che sposta gli equilibri. Per questo Galliani, come un buon padre, prova a consigliarlo e a indicargli la retta via: “Deve rincorrere gli avversari, tecnicamente e fisicamente sta bene, ma sono d’accordo con il tecnico Sinisa Mihajlovic sul fatto che sia una questione psicologica. Certamente in questo momento deve dare di più”. E questo momento difficile potrebbe senz’altro incidere sul suo futuro in rossonero: “Però ogni discorso lo rimandiamo a questa estate”.

Galliani si sofferma anche sul momento che vive il Milan e sull’ambizione di alzare l’asticella perché, come ci ha tenuto a precisare l’allenatore rossonero nella conferenza di ieri, il sesto posto comincia a stare stretto. L‘Inter e il quinto posto per la qualificazione in Europa League sono distanti sei punti, con il Chievo Verona l’appuntamento decisivo per non perdere il treno: “Con il Sassuolo abbiamo fatto molto bene fino al loro gol, poi in effetti abbiamo giocato male – continua l’ad del club milanese – ma tutti si ricordano soltanto del risultato negativo. Quella partita persa ha scatenato l’inferno e dopo due mesi che non perdevamo lo trovo molto ingeneroso”.

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