
Azzurri virtualmente ai playoff. Gattuso duro: «Vergogna i cori di contestazione»
L’Italia centra la quinta vittoria consecutiva nelle qualificazioni ai Mondiali 2026 superando 2-0 la Moldova a Chisinau, ma il successo non basta per tenere vive le speranze di qualificazione diretta: la contemporanea vittoria della Norvegia, prossimo avversario nell’ultima giornata, condanna gli azzurri ai playoff di marzo (semifinali il 26, finali il 31). Solo un’impresa da nove gol di scarto a San Siro ribalterebbe la differenza reti.
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Nonostante il verdetto quasi definitivo e l’amarezza per lo scenario che arriva da Oslo, la squadra di Gennaro Gattuso approccia il match con determinazione: l’Italia parte fortissimo con un 4-2-4 molto offensivo, Raspadori e Scamacca al centro dell’attacco supportati da Orsolini e Zaccagni, mentre in mezzo al campo Cristante – con la fascia di capitano – guida le operazioni con Tonali.
Nei primi 20 minuti gli azzurri producono diverse occasioni nitide: Raspadori chiama subito Cojuhar all’intervento, Cristante sfiora il gol di tacco e Mancini, da ottima posizione, spedisce alto il possibile 1-0. La Moldova prova a reagire in ripartenza e al 30’ Postolachi mette paura a Vicario, ma il suo sinistro termina a lato.
L’Italia insiste: ancora Cristante da fuori, poi Orsolini, ma il risultato non si sblocca. La ripresa riparte sullo stesso canovaccio: Cambiaso sfiora il gol, poi Gattuso rivoluziona l’attacco inserendo Retegui ed Esposito. Nonostante il dominio territoriale, il gol tarda ad arrivare.
Il muro moldavo cede solo all’87’: cross perfetto di Dimarco dalla sinistra, Mancini si avventa sul pallone e firma il vantaggio di testa. In pieno recupero arriva anche il raddoppio, ancora su cross dalla sinistra: stavolta tocca a Pio Esposito, che chiude i conti con un colpo di testa preciso per il definitivo 2-0.
Ora gli azzurri tornano subito in campo domenica 16 novembre a San Siro contro la Norvegia, già certi di dover poi giocare gli spareggi a marzo.
Gattuso: «Una vergogna i cori di contestazione»
A fine partita il ct Gennaro Gattuso si sfoga ai microfoni di Rai Sport per i cori arrivati dal settore ospiti:
«Dispiace aver sentito ‘andate a lavorare’. È una vergogna. In questo momento bisogna stare uniti, i ragazzi stanno dando tutto. Non lo accetto».
Poi l’analisi tecnica: «Abbiamo concesso zero tiri, abbiamo fatto ciò che serviva, dando anche minutaggio ad altri. La squadra ha risposto bene».
Sul passaggio ai playoff, inevitabile una riflessione: «Non esistono partite facili. Le regole sono cambiate, oggi la miglior seconda non va più direttamente al Mondiale. Ma non voglio fare polemiche».
