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Sarà corsa a tre per la presidenza della Figc: Cosimo Sibilia, Gabriele Gravina e Damiano Tommasi. Quest’ultimo ha lanciato il suo programma sottolineando un paradosso ai microfoni della trasmissione “Pezzi da 90”: “Il termometro della situazione in cui si trova il calcio fa la differenza. Nessuno dice che sono incapace, ma l’handicap diventa quello di aver giocato fino alla Nazionale. Viene interpretato come un difetto“.
“Le parole chiave su cui tutti ci siamo trovati d’accordo sono: responsabilità , cultura sportiva, credibilità , competitività e gioco di squadra“, ha scritto Tommasi sul programma per poi aggiungere: “L’unica filosofia possibile è ripartire dal calcio, dai fondamentali, dalla passione per il gioco. Questo momento deve diventare un punto di partenza per rifondare dalla base il sistema, puntando sulla sua capacita di rinnovarsi e sul bisogno di guardare avanti. “.
C’è la conclusione sul capitolo Italia-Svezia: “Ci tornerà in mente spesso nei prossimi anni e soprattutto durante la prossima estate. Sara per il calcio italiano una pagina di storia triste e difficile da digerire ed e per questo che tutti dobbiamo pretendere da noi stessi il massimo impegno, perché non sia un inutile boccone amaro“.