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Il Napoli si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions League in novanta intensi minuti a Lisbona contro il Benfica, ma non definitela come partita più importante della carriera di Maurizio Sarri: “Ho la presunzione di dire che ne farò anche di più importanti…” ha detto il tecnico azzurro in conferenza stampa.
“Affrontiamo una squadra difficile, di grande pericolosità offensiva. Noi facciamo la partita, ma anche loro, ed una delle due ci riuscirà e l’altra dovrà abituarsi a tratti a fare altro. Giocare contro una squadra forte sarà una bella esperienza, difficile, ed al di là dello stadio ed il calore vogliamo questa qualificazione e faremo di tutto per ottenerla perché sentiamo di meritarla. Con chi andrei agli ottavi tra Benfica e Besiktas? Intanto accompagnerei volentieri i miei… poi io ho vissuto a Firenze ed è sempre una gioia vedere Rui Costa. Ma penso solo al Napoli”, ha detto Sarri provando poi a decifrare il canovaccio della partita. “Può cambiare radicalmente nel finale. Nei primi 60′-70′ si giocherà con equilibrio, tecnica, poi nel finale per forza di cose una delle due dovrà prendersi rischi enormi e portarla su aspetti meno tattici”.
Poi i dubbi di formazione, partendo dall’importanza di Mertens nello scacchiere tattico: “Può fare il centrale e l’esterno. Se giocherà Gabbiadini? Non lo so nemmeno io, vediamo come stanno. Ho bisogno di qualcuno di forte in panchina per accelerare nel finale“. Buone risposte in attacco anche per un ritrovato Insigne: “L’anno scorso è andato per la prima volta in doppia cifra con 12 gol, quest’anno non ha segnato all’inizio come ci aveva abituato ma è un periodo che può capitare“. Chiosa finale su Albiol, la cui assenza si è rivelata pesantissima per Sarri: “Per noi è molto importante, il suo infortunio mentre erano fuori anche Chiriches e Tonelli, con Maksimovic arrivato da poco, è stato un handicap non da poco”.